Sondaggi politici elettorali oggi 23 maggio: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Dai sondaggi politici elettorali arrivano nuove indicazioni di flessione della Lega. A segnalare un ulteriore passo indietro del partito di Matteo Salvini è la rilevazione sulle intenzioni di voto ad eventuali elezioni politiche effettuata dall’istituto demoscopico Emg e presentata due giorni fa, giovedì 21 maggio, nel corso del programma di Raitre Agorà.
Nel dettaglio, il sondaggio attribuisce al Carroccio il 26,9 per cento dei consensi, in calo di quasi messo punto dal 27,3 che lo stesso autore aveva indicato nella rilevazione di una settimana prima. Resta sostanzialmente stabile invece la quota di preferenze per tutte le altre formazioni. Il Pd viene segnalato al 20,9 per cento, il M5S al 15,4, Fratelli d’Italia al 14,3, Forza Italia al 6,8, Italia Viva al 5,0. Risultano sotto la soglia di sbarramento tutti gli altri. Azione di Carlo Calenda viene valutata al 2,6 per cento, La Sinistra al 2,3, Europa Verde all’1,8, +Europa all’1,6.
Gli ultimi sondaggi politici elettorali forniscono anche nuove indicazioni dell’indice di gradimento per il governo. Secondo Emg nell’ultima settimana i giudizi positivi sull’esecutivo Conte 2 sono saliti dal 36 al 37 per cento mentre sono calati dal 45 al 44 per cento i pareri negativi. Secondo la rilevazione per Agorà, il 6 per cento degli italiani dice di avere “molta” fiducia nel governo, il 31 per cento dice invece “abbastanza”, il 21 per cento “poca” e il 23 per cento risponde “per nulla”. Non ha risposto il 19 per cento del campione intervistato.
Infine, la fiducia nei leader politici e istituzionali. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte guida con il 44 per cento davanti a Giorgia Meloni, al 36, Matteo Salvini, 34, Nicola Zingaretti, 24, Luigi Di Maio, 20, Silvio Berlusconi, 19, Carlo Calenda, 19, Giovanni Toti, 15, Matteo Renzi, 15, e Vito Crimi, 10.
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Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.