Sondaggi politici elettorali oggi 23 agosto 2020: ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Manca ormai meno di un mese alle elezioni regionali e gli ultimi sondaggi cercano di anticipare come finirà questa tornata elettorale, che come sempre rappresenta un banco di prova anche a livello nazionale, per la tenuta dell’alleanza di governo Pd-M5s e anche per le speranze del centrodestra di approfittare delle crepe tra le due anime dell’esecutivo. Dando uno sguardo alle varie elezioni regionali in programma il 20 e il 21 settembre, il primo dato macroscopico è che Partito democratico e Movimento Cinque Stelle saranno in tandem soltanto in Liguria, oltre che nelle amministrative a Pomigliano D’Arco e Faenza.
In Liguria, tuttavia, gli ultimi sondaggi danno il candidato di centrodestra, Giovanni Toti, in vantaggio su Ferruccio Sansa. Stesso discorso in Veneto, dove il governatore uscente Luca Zaia sembra non temere rivali per la prossima tornata elettorale. Più in bilico la situazione nelle Marche, dove il candidato del centrodestra Francesco Acquaroli è davanti a Maurizio Mangialardi del 6-8 per cento. In Campania, invece, avanti il Pd con Vincenzo De Luca, che registra un +10 per cento su Stefano Caldoro.
In Toscana, invece, la sfida si preannuncia molto interessante, anche se attualmente il candidato del centrosinistra Eugenio Giani è in vantaggio di circa il 9-11 per cento sulla leghista Susanna Ceccardi. In Puglia, infine, il governatore uscente Michele Emiliano teme l’avanzata di Raffaele Fitto.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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