Sondaggi politici elettorali oggi 22 novembre: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Gli ultimi sondaggi politici elettorali pubblicati non prendono in considerazione esclusivamente le intenzioni di voto ai partiti, ma cercano di analizzare anche i movimenti apartitici, come quello delle cosiddette “sardine” che si oppone a Matteo Salvini, diventato noto con la manifestazione di Bologna del 14 novembre.
Qui riportiamo alcuni dati degli istituti demoscopici aggiornati ad oggi, venerdì 22 novembre.
L’ultimo sondaggio di Index Research per la trasmissione di La7 Piazzapulita, presentato nel corso della puntata di ieri, giovedì 21 novembre, ha rivelato che gli italiani considerano il nemico più pericoloso del leader della Lega Matteo Salvini le proteste di piazza. Iniziative come quelle delle “sardine” sarebbero da temere molto più di Pd, partito di Renzi Italia Viva e M5S. Anche il presidente del Consiglio Giuseppe Conte viene considerato un avversario non pericoloso, proprio come le forze a sostegno della sua maggioranza.
Alla domanda sul “nemico più pericoloso per Salvini” gli intervistati da Index per Piazzapulita hanno risposto per il 43,6 per cento “Proteste in piazza anti-Salvini”. Seguono il Partito Democratico con il 14,4 per cento, il partito di Renzi con il 12,2 per cento, il Movimento 5 Stelle con il 10,9 per cento, il premier Conte con l’8,4 per cento. Un altro 10,5 per cento del campione è indeciso o non ha risposto la quesito.
Il conduttore Corrado Formigli presentando la rilevazione ha parlato di “sondaggio shock”. “È il movimento delle ‘sardine’ – ha proseguito – il principale avversario di Salvini secondo gli italiani, una percentuale mostruosa tenendo conto che sono nati poco più di una settimana fa”.
Questi in breve i dati dell’ultima rilevazione di Index Reasearh per il programma di La7 Piazzapulita sul “nemico più pericoloso per Salvini”:
- Proteste di piazza: 43,6 per cento
- Pd: 14,4 per cento
- Il partito di Renzi Italia Viva: 12,2 per cento
- Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte: 8,4 per cento
- Non sa o non risponde: 10,5 per cento
(Fonte: Piazzapulita)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
Leggi l'articolo originale su TPI.it