Sondaggi politici elettorali oggi 21 aprile: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Sempre più rumors vorrebbero diversi parlamentari del Pd e di Italia Viva pronti a staccare la spina al governo Conte per formare un esecutivo di unità nazionale, magari guidato da Mario Draghi, che gestisca l’emergenza Coronavirus post lockdown. Ma cosa ne pensano gli italiani di questa eventuale “mossa di palazzo”? È quello che si è chiesto l’istituto Swg negli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati per il Tg La7.
L’istituto ha proposto tre ipotesi su come e chi debba gestire la ripresa economica del Paese dopo la fine del lockdown. Il 40 per cento ha risposto che bisogna continuare con l’attuale governo guidato da Giuseppe Conte. Di questi, l’80 per cento sono elettori Pd, 74% del M5S, mentre il 50% per cento si può annoverare tra gli indecisi.
Il 25 per cento degli intervistati, invece, è convinto che bisognerebbe andare a elezioni subito per poi formare un nuovo governo. Il 63 per cento di coloro che hanno scelto questa opzione sono elettori della Lega, mentre il 60% è formato da elettori di Fratelli d’Italia e Forza Italia.
E un eventuale esecutivo guidato da una personalità forte come quella di Mario Draghi? Convince più i retroscenisti politici, che gli italiani. Solo il 17 per cento, infatti, vorrebbe che a gestire la ripresa economica fosse un governo di unità nazionale. Il 18 per cento degli intervistati, invece, non ha saputo esprimere una opinione in merito.
Nella foto sottostante, in breve, il sondaggio proposto da Swg per il Tg La7 su chi debba gestire l’emergenza Coronavirus:
Coronavirus, informativa di Conte a Senato: Paese deve riavviarsi
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.