Sondaggi politici elettorali oggi 21 ottobre 2020: ultimissimi dati
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Mentre tutti i partiti sono concentrati sul Coronavirus e sulle polemiche relative agli ultimi provvedimenti del Governo, non si fermano i sondaggi politici sulle preferenze degli italiani. Ce n’è uno in particolare, elaborato dall’istituto Lab21, diretto da Roberto Baldassarri, per il sito La Notizia, che riguarda la figura di Luigi Di Maio. Si studia l’ipotesi in cui l’ex leader del Movimento Cinque Stelle volesse fondare un partito tutto suo. Quanto varrebbe un partito targato Luigi Di Maio? La risposta è molto sorprendente: il 10 per cento. Addirittura pochissimi più indietro rispetto a un partito dell’attuale premier, Giuseppe Conte, che si attesta sul 12 per cento.
Secondo il sondaggio, “la squadra del ministro farebbe un salto in avanti rispetto ad un qualsiasi partito nascente ma allo stesso tempo andrebbe ad indebolire notevolmente, per non dire decretarne la morte, dell’attuale Movimento Cinque Stelle”. Il motivo è chiaro: proprio dagli elettori dei pentastellati si staccherebbe lo zoccolo duro dei “fedeli” all’ex leader. Dal M5s, infatti, proverrebbe “oltre l’80 per cento degli elettori di Di Maio”, si legge. “Il 9,2 per cento che l’ipotetico partito del ministro degli Esteri raccoglierebbe, infatti, assorbirebbe infatti l’83,5 per cento per cento dagli elettori M5S. Ma non solo: dall’elettorato del centrosinistra arriverebbe in dote un altro 10,4 per cento di cui l’8,3 direttamente dal Pd. Solo per il 4,2 per cento, invece, il partito di Di Maio pescherebbe nel bacino del centrodestra”.
Di Maio, stando al sondaggio dell’istituto Lab21, avrebbe un elettorato femminile del 47,6 per cento, mentre la rimanente parte sarebbe rappresentata da uomini. Emblematica anche la valutazione delle fasce d’età degli elettori del ministro degli Esteri: oltre l’85 per cento sarebbe costituito da over-35, mentre circa il 22 per cento da under-35. Ciò significa, conclude l’analisi, che Di Maio “ha una personalità politica da non sottovalutare. Perché nonostante la giovane età, il ministro, pur non avendo alle spalle una carriera politica salda e di lungo corso, è riuscito ad affermarsi bene nell’immaginario dei 35-54enni ma soprattutto degli over 55”.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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