Sondaggi politici elettorali oggi 21 giugno: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Segnali positivi per il governo guidato da Giuseppe Conte, almeno a guardare i sondaggi politici ed elettorali. Stando all’ultima rilevazione sulle intenzioni di voto e sulla fiducia nei leader, l’esecutivo può vantare oggi un consenso del 57 per cento, nonostante le difficoltà legate alla ripartenza dopo la fase più dura dell’emergenza Coronavirus.
Il sondaggio, realizzato dall’istituto Ipsos, segnala anche un alto gradimento del presidente del Consiglio, valutato al 61 per cento, in testa con ampio margine su tutti gli altri esponenti del mondo politico o istituzionale. Il gap è netto sia nei confronti degli alleati che dei principali avversari. Alle spalle di Conte figurano la leader di Fdi Giorgia Meloni, al secondo posto con 36 punti e un trend positivo a +3, poi Roberto Speranza, in terza posizione con trend stabile, e il segretario della Lega Matteo Salvini, segnalato al 33 per cento, +2. A 28 punti, ma in calo di 3 rispetto alla settimana scorsa, c’è il ministro Pd Dario Franceschini, seguito a 27 punti da Luigi Di Maio, anche lui con trend stabile.
Sul fronte partiti invece, la Lega resta sempre in testa, con il 24,3 per cento delle preferenze, e guadagna anche un +0,8 rispetto alla scorsa settimana. Seguono il Partito Democratico al 20,8 per cento (-0,5 per cento) e M5S al 17,7 per cento (+0,6 per cento), quindi Fratelli d’Italia con il 16,7 per cento (-0,8 per cento), Forza Italia al 7,1 per cento (+0,1 per cento) e la renziana Italia Viva, che chiude al 2,7 per cento con trend positivo di +0,4 per cento.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.