Sondaggi politici elettorali oggi 21 febbraio 2020: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Prosegue il braccio di ferro tra il presidente del Consiglio e Matteo Renzi: i due si incontreranno la prossima settimana, ma intanto Renzi è apparso irremovibile sulla possibilità di presentare una mozione di sfiducia a un ministro del suo stesso governo, e cioè contro il ministro della Giustizia Bonafede, se non si dovesse raggiungere un accordo sul tema della prescrizione.
Sondaggi politici elettorali: Emg Acqua, realizzato per Agorà
Secondo il sondaggio Emg Acqua, realizzato per Agorà, il programma condotto da Serena Bortone su Rai3, se si votasse oggi la Lega sarebbe il primo partito con il 30,1%, seguito dal Pd al 21,5% e dal M5S al 14,4%. Nessuna sorpresa quindi per quanto riguarda i primi tre partiti sul podio.
Al quarto posto c’è Fratelli d’Italia all’11,9%, seguita da Forza Italia al 6,3%. Italia viva è al 5%, La Sinistra 2,6%, Azione al 2,2%, Più Europa all’1,9%, Europa verde all’1,7% e Cambiamo! allo 0,8%.
Gli elettori danno ragione a Conte sulla riforma della Giustizia
Alla domanda: “Nello scontro tra Renzi e Conte secondo lei chi ha ragione?” ha risposto “Conte” il 39%, “Renzi” il 16%. Il 45% preferisce non rispondere. La riforma della Giustizia è però sentita come una priorità dalla maggior parte dei potenziali elettori. Infatti alla domanda: “Secondo lei la riforma della giustizia e della prescrizione sono una priorità?”, ha risposto “sì” il 47% degli intervistati, “no” il 30%. Il 23% preferisce non rispondere.
All’incontro con il premier per trovare la quadra e scongiurare una crisi di governo, Renzi metterà anche un’altra condizione, e cioè l’abolizione del reddito di cittadinanza. Secondo il Emg Acqua presentato il 47% degli intervistati ha detto che “va abolito”, il 36% che “va modificato” e per il 12% “va mantenuto”. Tra gli elettori del M5S il 47% ha risposto che “va modificato”. Il 5% preferisce non rispondere.
Sondaggi politici elettorali: governo a casa per il 40% degli italiani
Il governo è in crisi secondo la percezione della maggior parte degli elettori: il 48% degli intervistati ha “poca” o “per nulla” fiducia nel governo Conte bis; il 26% degli intervistati invece ne ha “molta” o “abbastanza”. Quindi alla domanda “Secondo lei il governo deve andare avanti?”, ha risposto “sì” il 49% degli intervistati, “no” il 40%. L’11% preferisce non rispondere.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.