Sondaggi politici elettorali oggi 17 ottobre: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – I sondaggi politici ed elettorali rilevano una continua crescita per la Lega di Matteo Salvini. Il Pd tocca invece i minimi dall’inizio di settembre e il M5S per la prima volta va sotto al 20 per cento dalla nascita del governo.
E dall’altra parte, dopo un periodo di rallentamento, la Lega rilancia il suo primato oltre il 30 per cento e tutta insieme la coalizione del centrodestra è cresciuta di due punti in un mese e mezzo. Sono questi i risultati in sintesi del sondaggio di Ixè per Cartabianca, su Rai3.
Un quadro, sottolinea l’istituto diretto da Roberto Weber, che “si rifletterà probabilmente sulle imminenti elezioni regionali”, a partire da quelle in Umbria, l’ultima domenica di ottobre. “I dati trovano conferma nei giudizi sulla manovra economica accolta con molta tiepidezza dall’opinione pubblica – spiegano ancora da Ixè – scontando probabilmente un deficit di radicalità; colpisce che lo scarso entusiasmo contagia sia l’elettorato del Pd che quello del M5S”.
Il Carroccio, dopo un saliscendi per effetto della crisi di governo di agosto, torna sopra a quota 30 per cento. A una decina di punti di distanza c’è il Partito Democratico che però nell’ultima settimana registra un tracollo di un punto e mezzo.
Uno smottamento che però non consente ai 5 Stelle di sorpassare i democratici: il Movimento, infatti, perde a sua volta mezzo punto e finisce sotto la linea del 20 per cento. Arretrano lievemente i Fratelli d’Italia – e probabilmente c’entra con la nuova accelerazione della Lega -, ma il partito tricolore resta comunque sopra l’8 per cento, cioè un punto in più guadagnato in un mese. Per Ixè sta meno peggio di quanto si pensi Forza Italia, che comunque tallona il partito di Giorgia Meloni, sfiorando l’8.
Staccato Italia Viva di Matteo Renzi (al 4, in tendenza ascendente, un punto in più di un mese fa). Tutti gli altri partiti sarebbero oggi fuori dalla soglia di sbarramento del 3 per cento: +Europa e Sinistra sono intorno al 2, i Verdi un po’ sopra l’1, Cambiamo di Giovanni Toti idem.
Facendo i conti puramente aritmetici – che quando si tratta di sondaggi sono solo indicativi – il centrodestra raccoglierebbe oltre il 47 per cento dei voti, mentre un’eventuale alleanza elettorale del centrosinistra con il M5S non andrebbe oltre il 43-45.
- Lega: 30,7 per cento (dal precedente 30,0 per cento)
- Pd: 20,4 (dal 21,9)
- M5S: 19,7 (dal 20,2)
- Fdi: 8,2 (dall’8,6)
- Forza Italia: 7,6 (dal 7,2)
- Italia Viva: 4,0 (dal 3,5)
- +Europa: 2,5 (dal 2,9)
- La Sinistra: 2,0 (dal 2,1)
- Verdi: 1,4 (dall’1,6)
- Cambiamo: 1,1
- Altri partiti: 2,2
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
Leggi l'articolo originale su TPI.it