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    Sondaggi politici elettorali oggi 15 febbraio 2023: alle regionali opposizione divisa e incerta sulle alleanze

    Di Redazione TPI
    Pubblicato il 15 Feb. 2023 alle 07:01

    Sondaggi politici elettorali oggi 15 febbraio 2023

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Un centrodestra compatto che ha affondato un’opposizione divisa e incerta sulle alleanze. È questo il quadro che emerge dall’analisi dei flussi delle elezioni regionali in Lazio e Lombardia, realizzata da Swg.

    Nel caso del Lazio, ben il 63 percento degli elettori di Francesco Rocca (arrivato al 53,9 percento delle preferenze) aveva scelto alle politiche dello scorso settembre Fratelli d’Italia, mentre il 14 percento aveva votato per Forza Italia e il 12 percento per la Lega. Il suo avversario, l’assessore alla Sanità uscente Alessio D’Amato, non è riuscito a catalizzare il voto utile per colmare il divario tra i due schieramenti, attestandosi al 33,5 percento. In particolare gli elettori del Movimento 5 stelle sono rimasti fedeli alla candidata pentastellata Donatella Bianchi, che ha ottenuto il 10,8 percento dei voti. Di questi, il 78 percento proveniva da chi aveva votato il M5s alle politiche e solo il 6 percento da chi aveva scelto il Pd.

    In Lombardia, quasi la metà del 54,7 percento che ha riconfermato Attilio Fontana aveva votato Fratelli d’Italia alle politiche, mentre il 30 percento aveva scelto la Lega a fronte del 14 percento che a settembre aveva dato il voto per Forza Italia. Anche in questo caso lo sfidante Piefrancesco Majorino (al 33,9 percento) ha faticato a fare leva sul voto utile. Solo il 4 percento dei suoi elettori aveva votato nelle precedenti elezioni per Azione/Italia viva, che in questa tornata ha sostenuto la candidatura di Letizia Moratti. Ben un quarto delle preferenze dell’ex sindaca di Milano sono arrivate da chi alle politiche aveva votato il centrodestra. Un afflusso di preferenze che però non è bastato neanche a superare la soglia del 10 percento.

    Le divisioni sono state confermate dagli stessi elettori. Ben il 62 percento di chi ha votato il M5s ha affermato che sia meglio non presentarsi con Pd e Azione/Italia viva, mentre solo il 12 percento preferisce una coalizione compatta. Ritiene sia stato giusto dividersi anche il 44 percento degli elettori di Moratti, a fronte del 37 percento di chi ha votato Majorino. Il 48 percento degli elettori del candidato dem in Lombardia avrebbe invece preferito un candidato unico. Nel Lazio, i sostenitori di D’Amato sono spaccati tra chi preferiva un’alleanza compatta e chi riteneva giusto che Pd e M5s avessero scelto di correre separatamente.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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