Sondaggi politici elettorali oggi 13 ottobre: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Il governo Conte piace più di un mese fa, quando si è insediato. È l’importante, significativo, dato che emerge da un sondaggio realizzato da Ipsos per il Corriere della Sera. La rilevazione segnala che da settembre ad oggi è aumentata anche la fiducia nei confronti di tutti i principali esponenti dell’esecutivo.
Qui alcuni dati aggiornati a domenica 13 ottobre 2019.
Il sondaggio effettuato tra l’8 e il 10 ottobre da Ipsos e pubblicato ieri, sabato 12 ottobre, sul Corriere della Sera fa sapere che il 43 per cento degli italiani esprime un giudizio positivo, con voto da 6 a 10 in una scala di 10, sul governo mentre il 44 per cento dà un parere negativo e il 13 per cento non si esprime.
Il dato dei giudizi positivi, considerando i voti validi, è al 49 per cento: un indice di gradimento elevato soprattutto tra gli elettori di Pd e M5S, rispettivamente con l’88 e il 90 per cento.
Ma significativo dal sondaggio di Ipsos è anche il dato del gradimento di premier e ministri. I giudizi positivi su Giuseppe Conte sono stati del 49 per cento, contro il 41 per cento di negativi e il 10 per cento di non sa o non indica. A fine settembre era al 46 per cento.
Per quanto riguarda i pareri positivi Di Maio sale dal 23 al 26 per cento, il segretario Pd Nicola Zingaretti dal 19 al 23 per cento, il ministro dei Beni Culturali Dario Franceschini dal 15 al 21 per cento, la ministra delle Politiche Agricole Teresa Bellanova dal 10 al 12 per cento, il ministro della Salute Roberto Speranza dal 10 all’11.
Infine Matteo Renzi, il fondatore di Italia Viva è stabile al 12 per cento.
- Conte: 49 per cento di gradimento (dal 43 di fine settembre)
- Di Maio: 26 per cento (dal 23)
- Franceschini: 21 (dal 15)
- Zingaretti: 23 (dal 19)
- Bellanova: 12 (dal 10
- Renzi: 12 (dal 12)
- Speranza: 11 (dal 10)
(Fonte: Corriere della Sera)
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.
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