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    Sondaggi politici elettorali oggi 13 luglio 2022: gli italiani sono favorevoli allo Ius Scholae ma non lo ritengono una legge prioritaria

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 13 Lug. 2022 alle 07:00

    Sondaggi politici elettorali oggi 13 luglio 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Gli italiani sono favorevoli allo Ius Scholae anche se non la ritengono una legge prioritaria per il Paese: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Swg per il TgLa7.

    Alla domanda sulla proposta di “dare la possibilità di ottenere la cittadinanza italiana agli stranieri arrivati in Italia prima di aver compiuto 12 anni e che hanno portato a termine un percorso scolastico di 5 anni”, infatti, il 52% degli intervistati si è detto d’accordo. Di questi, l’86 per cento è un elettore del Pd, il 60% vota M5S, il 47 per cento Forza Italia, il 28% Lega e il 21 per cento Fratelli d’Italia.

    Il 30 per cento non è d’accordo con la proposta di legge, con gli elettori di Lega e Fdi che rappresentano la maggioranza dei contrari, mentre il 18% non si esprime.

    Diverso il discorso su quanto venga ritenuta importante la legge sullo Ius Scholae da parte degli intervistati. Secondo il 38%, infatti, si tratta di una “legge importante e il Parlamento la può affrontare assieme alle altre urgenze”.

    Il 36 per cento ritiene che lo Ius Scholae sia “una legge importante” ma che il Parlamento “ha altre urgenze da affrontare”, mentre per il 26 per cento non si tratta di una legge importante. Per la maggior parte degli intervistati, dunque, le priorità del Parlamento, pur tra coloro che ritengono lo Ius Scholae una legge importante, in questo momento dovrebbero essere altre.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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