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    Sondaggi politici elettorali oggi 13 giugno 2024: sui diritti c’è uno scollamento a destra tra partiti ed elettori

    Credit: AGF
    Di Enrico Mingori
    Pubblicato il 13 Giu. 2024 alle 16:08 Aggiornato il 13 Giu. 2024 alle 16:09

    Sondaggi politici elettorali oggi 13 giugno 2024

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – Dall’eutanasia all’aborto, fino alla gravidanza per altri, sul tema dei diritti c’è un consenso bipartisan tra gli elettori italiani: molti di coloro che votano per il centrodestra dissentono nettamente dalla linea ufficiale dei rispettivi partiti. È quanto emerge da un sondaggio commissionato dall’Associazione Luca Coscioni all’istituto di sondaggi Swg.

    Partiamo dall’interruzione di gravidanza, una materia su cui notoriamente Fratelli d’Italia e Lega sono su posizioni piuttosto restrittive. Dalla rilevazione si scopre, invece, che il 62% di chi vota Meloni e il 61% dei leghisti ritiene che l’accesso all’aborto debba essere migliorato in senso estensivo. E se se si guarda agli alleati di Forza Italia, la percentuale arriva addirittura al 78%.

    In generale, più di due italiani su tre (il 69%) pensano che occorra allargare le maglie della Legge 194, mentre ad auspicare un giro di vite è un esiguo 12%.

    Solo il 26% degli elettori di Forza Italia e il 29% di quelli della Lega non considera l’aborto come un diritto a livello nazionale. E tra coloro che votano FdI la quota dei pro-vita sale, ma si ferma comunque ben sotto la maggioranza (36%).

    Stando al sondaggio di Swg, inoltre, il 55% degli italiani è favorevole ad agevolare l’interruzione di gravidanza farmacologica permettendo l’autosomministrazione del secondo farmaco, il misoprostolo. E non la pensano così solo gli elettori di sinistra: è favorevole anche il 49% del “popolo” di FdI, il 48% di quello della Lega e ben il 65% di coloro i quali votano Forza Italia.

    Non mancano le sorprese anche in tema di procreazione medicalmente assistita per donne single. Nel complesso degli intervistati, è contrario appena il 16%. Considerando solo l’elettorato del centrodestra, si nota qualche resistenza in più ma prevale l’equilibrio tra favorevoli e contrari: tra i leghisti si registra un 46% di contrari e un 45% di favorevoli, tra chi vota FdI prevalgono leggermente i contrari (49% contro 41), mentre nel bacino di Forza Italia sono più i Sì dei No (52% contro 41).

    Sullo scivolosissimo terreno della gravidanza per altri, il sondaggio dice che il 48% dei meloniani, il 57% dei leghisti e il 67% dei berlusconiani invocano una regolamentazione che escluda la possibilità di commercializzare la pratica ma disciplini le forme solidali. E il 46% degli elettori di Forza Italia si dichiara contrario alla misura assunta dal Governo che punta a rendere la maternità surrogata un reato universale.

    Infine, tra gli elettori italiani c’è accordo bipartisan sulla legalizzazione dell’eutanasia. Ben l’84% degli intervistati è favorevole a una legge sul fine vita. La percentuale è dell’83% tra coloro i quali votano Fratelli d’Italia o Forza Italia e del 77% tra chi nella cabina elettorale sceglie la Lega.

    Secondo l’Associazione Luca Coscioni, “i risultati del sondaggio rivelano una forte spinta verso maggiori libertà”. “La maggioranza delle persone – sottolinea l’organizzazione radicale – chiede nuove leggi sull’eutanasia, la gravidanza per altri solidale, e un miglioramento delle normative sull’aborto e sulle tecniche di fecondazione assistita. È particolarmente significativo che anche gli elettori di Fratelli d’Italia, della Lega e di Forza Italia, nonostante le posizioni avverse del partito, sostengano queste riforme”.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne. Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile.

    Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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