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    Sondaggi politici oggi 13 gennaio 2022: Draghi e Berlusconi i candidati preferiti per il Quirinale. “Ma la corsa al Colle non suscita interesse negli italiani”

    Di Niccolò Di Francesco
    Pubblicato il 13 Gen. 2022 alle 07:00

    Sondaggi politici oggi 13 gennaio 2022

    SONDAGGI POLITICI ELETTORALI OGGI – Mario Draghi e Silvio Berlusconi sono i candidati preferiti dagli italiani per il Quirinale: è quanto emerge dagli ultimi sondaggi politici elettorali elaborati da Ipsos per il programma DiMartedì.

    La verità, però, è che dal sondaggio emerge un altro dato, piuttosto allarmante per i partiti che si stanno occupando da mesi della corsa al Colle: ovvero che l’elezione del prossimo presidente della Repubblica non è un argomento che appassiona gli italiani.

    Ma andiamo con ordine. Alla domanda “Quale, tra questi, preferirebbe come prossimo presidente della Repubblica?” il 21% degli intervistati ha indicato il nome dell’attuale premier Mario Draghi.

    Il 14 per cento ha espresso la sua preferenza per Silvio Berlusconi, mentre l’8% ha dichiarato che vorrebbe come Capo dello Stato il ministro della Giustizia, Marta Cartabia.

    Il 51%, però, ovvero la maggioranza di coloro che sono stati interpellati per il sondaggio, non ha indicato nessuna preferenza per nessuno di questi candidati o non si è espresso sull’argomento.

    Questo, come spiegato dal presidente dell’Ipsos Nando Pagnoncelli nel corso della trasmissione, si deve al fatto che “non c’è un grande interesse da parte della popolazione rispetto a questo evento così importante per la vita del nostro Paese”.

    “Gli italiani – conclude Pagnoncelli – in questo momento sono molto più attenti agli aspetti legati all’emergenza sanitaria e alla situazione economica del Paese”.

    COME SI FANNO I SONDAGGI

    I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.

    Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti. Le interviste per i sondaggi politici elettorali di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.

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