Sondaggi politici elettorali oggi 11 maggio: ultimissimi
SONDAGGI POLITICI ELETTORALI – L’Italia sta cercando pian piano di superare l’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus e si appresta ora ad affrontare quella economica: nel frattempo, però, non si fermano i sondaggi, con i vari istituti che continuano a sondare le opinioni degli italiani sui vari partiti e sui loro leader. L’ultima rilevazione, di Tecné, sottolinea un drastico calo della Lega, che continua a rimanere primo partito, e una parallela risalita del M5S. Stabile, invece, il Pd.
La Lega di Matteo Salvini si conferma primo partito ma registra un netto calo dello 0,6 per cento: il Carroccio gode infatti del 26,6 per cento delle preferenze degli elettori italiani. Ancora distante il Pd: il partito guidato da Nicola Zingaretti rimane stabile al 20,9 per cento (-0,1 per cento), mentre alle sue spalle il Movimento Cinque Stelle registra un buon incremento di preferenze: 14,9 per cento (+0,6 per cento). Proprio sotto il podio, però, rimane in corsa Fratelli d’Italia: il partito di Giorgia Meloni cresce di due decimi e sale al 14,6 per cento. Il distacco dai pentastellati è davvero minimo.
Indietro rimane Forza Italia: il partito di Silvio Berlusconi rimane stabile all’8 per cento. Male anche Italia Viva: il partito di Matteo Renzi scende dal 3,6 al 3,5 per cento. Sale invece dello 0,1% La Sinistra, ora al 2,8 per cento, mentre Azione! di CarloCalenda si attesta all’1,8 per cento insieme ai Verdi. All’1,7 per cento c’è +Europa.
Sommando i voti delle coalizioni, possiamo vedere come l’attuale maggioranza di governo goda del 42,1 per cento dei consensi dell’elettorato, mentre un eventuale centrodestra unito arriverebbe al 49,2 per cento, sfiorando quindi la metà. Se si votasse oggi, però, secondo gli ultimi sondaggi di Tecné l’astensione ammonterebbe addirittura al 43,2 per cento.
Come si fanno i sondaggi?
I sondaggi elettorali e politici vengono effettuati da società demoscopiche rispettando criteri scientifici ben precisi. Gli autori delle rilevazioni devono individuare un campione da intervistare sufficientemente ampio e rappresentativo della popolazione che si intende analizzare. Nel caso dei sondaggi sulle intenzioni di voto ai partiti o dell’indice di fiducia dei leader politici dunque gli intervistati devono rappresentare adeguatamente la popolazione italiana maggiorenne, coloro che hanno diritto al voto e che si recano alle urne.
Questo lavoro viene fatto per ridurre al minimo il margine di errore e rendere la rilevazione quanto più attendibile. Di solito un sondaggio politico-elettorale viene considerato affidabile se il margine di errore indicato è del del 3 per cento con un intervallo di confidenza del 95 per cento. È proprio quella di identificare un campione rappresentativo della popolazione la maggiore difficoltà dei sondaggisti.
Le interviste di solito vengono effettuate con una metodologia Cati, telefonicamente, o Cawi, via Internet, o mista. Per effettuare le interviste le società demoscopiche si affidano a società specializzate.