Un partito di Giuseppe Conte sopra il 10%. “A mia insaputa? Non ho un partito”. Il premier liquida velocemente le domande dei cronisti sui sondaggi che danno una sua ipotetica lista sopra il 10%. Poche parole al termine di un punto stampa fuori da Palazzo Chigi. Ma l’ipotetico “partito di Conte” vola nei sondaggi e, secondo le intenzioni di voto raccolte da Agi/Youtrend, sarebbe stimato tra il 12 e il 15 per cento, mangiando voti ai Cinquestelle e Pd e pescando nel bacino di astenuti e indecisi. Anche un sondaggio di Quorum/YouTrend per Sky Tg24 di qualche giorno fa, svelava numeri molto simili. La prima novità emersa dalla rilevazione riguardava la possibilità che Conte si presenti alle prossime elezioni politiche come leader del Movimento 5 Stelle. In quel caso, i pentastellati raccoglierebbe quasi il 20% dei voti, scavalcando il Pd e guadagnando 4,5 punti percentuali rispetto agli attuali consensi del Movimento. Ma ora emerge tutto il potenziale di un partito tutto suo.
La risposta di Conte fa pensare a niente di serio e credibile, anche se le voci sul lavorio del presidente del Consiglio degli ultimi tempi per formare un proprio partito, soprattutto dopo l’alto consenso guadagnato durante l’emergenza Coronavirus, si fanno sempre più insistenti.
Questa settimana la Supermedia è stata calcolata su molti sondaggi (ben 7 istituti diversi) anche se le variazioni sono piuttosto contenute: il maggior scostamento è quello della Lega, che perde lo 0,3% rispetto a due settimane fa e scede al 26%. In leggero calo anche il Pd, al 20,4% (- 0,2). Piccolo incremento anche per M5s al 16,1% (+0,2) e Fdi al 14,6% (+0,1).
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