L’impatto della pandemia sul sistema economico e produttivo sia nazionale che internazionale ha determinato perdite di fatturato importanti. Lo stop obbligato durante il primo lockdown e la paralisi che ha investito molte aziende impossibilitate a vendere con i negozi fisici chiusi sono tra le cause che più duramente hanno contribuito alla flessione. Le stime di Federlegno Arredo attestano che per l’Italia l’effetto covid-19 porterà a una perdita per l’intero settore pari al 20%, mentre l’export chiuderà con un – 18% rispetto allo scorso anno.
Confartigianato conferma che nel bimestre marzo-aprile 2020 le esportazioni di legno-arredo hanno subito una diminuzione del 46,3%, pari a quasi 1 miliardo di Euro. Riguardo alle vendite al dettaglio, di mobili e articoli per la casa, in Italia si registra -53,7% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Contrariamente a quanto le condizioni economiche e soprattutto sanitarie a livello globale, potessero far credere, a fine estate il settore arredo italiano ha riscontrato un’incoraggiante ripresa, soprattutto nell’export. Una possibile causa di questo aumento è legata al revenge spending, di molte persone per mesi bloccate nelle proprie abitazioni. Ma è da ricercarsi soprattutto nella nuova centralità ricoperta dalla casa, la voglia di renderla più confortevole e accogliente, oltre al fatto che le persone in questo momento non possono spendere per viaggi e altre attività momentaneamente bloccate.
Se il 2020 ha confermato l’importanza imprescindibile della propensione digitale d’impresa, ciò che realmente si è dimostrato vincente in questa situazione d’emergenza, soprattutto nel settore arredo, è la creazione di un rapporto diretto e di fiducia con il cliente finale, offrendogli consulenza specializzata per guidarlo nelle scelte. Per gran parte degli acquisti in questo ambito, infatti, i consumatori cercano il suggerimento e il consiglio dell’esperto. L’online quindi risulta un’opportunità realmente efficace proprio quando si è creato un rapporto di ascolto con il cliente, a distanza, come se fosse in showroom.
Nel settore del mobile è presente una nicchia di mercato rappresentata dai camini decorativi senza canna fumaria, quindi ecologici, che in questi mesi difficili non ha riscontrato crisi, continuando a ricevere ordini nazionali e internazionali. “Seguiamo una comunicazione btc sfruttando molto le potenzialità dell’online che ci permette di creare e coltivare contatti utili che spesso sfociano in acquisto. Siamo in grado di offrire assistenza qualificata a distanza, grazie alle videochiamate e all’interazione online tramite sito e social, per ascoltare e individuare insieme al cliente il progetto ideale, anche personalizzato, che meglio risponda alle sue esigenze e alla tipologia di stanza da arredare. Le persone sono al centro della nostra attenzione. Una nostra peculiarità a cui teniamo molto, da sempre, è di gestire internamente, tramite i nostri esperti, la prima consulenza sia digitale con meeting virtuali e invio di progetti, che telefonica, con i potenziali nuovi clienti, per poi indirizzarli in fase di acquisto al rivenditore di zona” afferma Alessandro Gatti fondatore di maisonFire, azienda leader in Italia nel mondo dei camini ecologici senza canna fumaria, con centinaia di rivenditori sul territorio nazionale. “In termini di export, il design italiano dei nostri prodotti è ampiamente apprezzato, anche in quei paesi che normalmente non accenderebbero mai un camino, perché le nostre soluzioni possono essere sia decorative che riscaldanti. Anche in questo periodo la nostra quota di export del 15% è rimasta invariata rispetto allo scorso anno.”
I caminetti di maisonFire, sia elettrici che a bioetanolo, sono una soluzione sostenibile per rendere qualsiasi ambiente più accogliente. Garantiscono la massima versatilità e sicurezza di impiego, senza richiedere manutenzione, installazione o pulizia. I focolari elettrici ad acqua utilizzano una tecnologia brevettata, di cui maisonFire detiene l’esclusiva per il mercato italiano, e sono in grado di riprodurre in modo incredibilmente realistico l’effetto fuoco e fumo, grazie a luci colorate e vapore acqueo. I biocamini invece impiegano per la combustione un particolare alcool di origine vegetale, sostenibile e in grado di generare solo vapore acqueo e anidride carbonica, come il nostro respiro. Si tratta di prodotti che rispondono appieno alle nuove esigenze di acquisto dei consumatori: sempre più consapevoli dell’importanza della sostenibilità ambientale, alla ricerca di soluzioni sicure e in grado di rendere la casa unica e un luogo di benessere.