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Western a Malindi

Nella notte sparatoria al Casinò: è stato un attacco del Mombasa Republican Council

Di Ernesto Clausi
Pubblicato il 28 Mar. 2013 alle 15:36

Dentro turisti che giocano. Fuori il solito via vai di persone, in Lamu Road.

Sto sorseggiando la mia Tusker, birra kenyota. Poi ecco spuntare una cinquantina di individui, armati di panga ( machete ) e tamburi. Una sorta di dimostrazione politica. Che presto degenera.

Tentano di entrare nel casinò, si scontrano con la sicurezza del locale.

Sono presunti miliziani del Mombasa Republican Council, movimento separatista costiero.

Arriva la polizia (quattro erano già sul posto), nasce una sparatoria che durerà mezz’ora. E lascerà sul terreno sette vittime, un poliziotto e sei degli assalitori. Un secondo poliziotto è in fin di vita all’ospedale.

Anche un italiano è stato ferito da un proiettile vagante, mentre passava con la sua auto.

Il Mombasa Republican Council lamenta una politica di emarginazione da parte del Governo centrale ed ha come scopo la secessione.

Il motto del movimento è “Pwani si Kenya”, ovvero “la costa non fa parte del Kenya”. Ha invitato la popolazione a boicottare le ultime elezioni, e lo ha fatto in maniera anche violenta e spettacolare.

La notte delle elezioni un attacco coordinato alle forze di polizia ha causato oltre dieci vittime.

Nei giorni seguenti si sono visti miliziani con lo shanzu nero e una fascia rossa in testa girare per le strade di Mombasa e Kilifi. Li ho incrociati, con il mio amico John. Che da qualche sera mi chiede di rinunciare alle nostre passeggiate notturne. “Potremmo trovarci in mezzo a situazioni difficili. E la stessa polizia, di notte, potrebbe crearti dei problemi” mi dice.

Sulla pagina ufficiale di Facebook, il Mombasa Republican Council si dissocia dagli eventi di questa notte. “Vogliamo raggiungere il nostro obiettivo (la secessione, ndr) attraverso mezzi legali. Ogni episodio di criminalità sulla costa ci viene ingiustamente addebitato”. Ma dai primi interrogatori, e dalle indagini in atto, sembra che il movimento politico abbia reclutato, come è prassi, individui retribuiti per fare il “lavoro sporco”. E tenere alta l’attenzione. E la tensione.

Ora la polizia rinforza le già pesanti misure di sicurezza sulla costa, in vista delle prossime festività. A questi episodi, di natura politica e terroristica, si sono intrecciati, nei mesi scorsi, episodi di criminalità nei confronti di turisti italiani, rapinati e in qualche caso feriti.

Le ambasciate di Stati Uniti e Regno Unito hanno emesso comunicati d’allerta per i propri connazionali, in attesa della decisione della Corte Suprema sulla validità delle ultime elezioni. Fino adesso, al di là di sporadici episodi, la situazione generale è rimasta tranquilla.

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