La colpa forse è di Master Chef, e dello sguardo da scompensi ormonali di Cracco, oppure di quel pazzo di Anthony Bourdain, il bad boy delle cucine newyorkesi, che con i suoi libri ci ha portato dentro la magica vita di uno chef. Fatto sta che il buon vecchio mestiere del cuoco è tornato prepotentemente in auge. Fotografati come delle celebrità, riempono ristoranti e dispensano consigli in tv.
Ma non è tutto fumo.
E i numeri lo confermano.
Un mercato quello della ristorazione che non conosce crisi, soprattutto quando di tratta di cucina italiana. Un esempio lampante: il fortunato (e azzeccatissimo esperimento) di Eataly, che unisce gastronomia e qualità Made in Italy, (è sbarcato fino in Giappone!), con un fatturato nel 2012 di 220 milioni di euro.
Oggi ho intervistato per voi un ragazzo molto in gamba, che ha fatto della cucina il suo lavoro creando una delle scuole professionali più riconosciute in Europa.
Lui si chiama Paolo Colapietro, ha trent’anni e subito dopo una laurea in Marketing e Comunicazione all’Università degli Studi di Roma La Sapienza diventa direttore commerciale della FOCUS ACADEMY, progetto del gruppo editoriale Mondadori. L’iniziativa si occupava di energie rinnovabili: grazie all’autorevolezza della rivista Focus, partner dell’iniziativa, la scuola ha avuto subito un grande successo ed ha ospitato studenti da tutta Italia. Nel 2009 fonda ITALIAN GENIUS ACADEMY di cui oggi è Amministratore.
– Allora, come e dove nasce l’idea di Italian Genius Academy? E quali sono le caratteristiche dei vostri corsi?
Ho sempre avuto una grande passione per il food in generale, il mio sogno era quello di avere una scuola di cucina con un piccolo ristorante interno, dove i clienti potevano avere il piacere di apprezzare le creazioni dei grandi chef. Dopo circa un anno di lavoro in un’altra accademia di energie rinnovabili, mi licenziai per aprire una nuova scuola, totalmente dedicata all’alta cucina.L’idea era quella di creare un istituto professionale innovativo, con corsi pratici e veloci che consentissero poi ai corsisti di entrare subito nel mondo nel lavoro.
Il progetto è da subito piaciuto agli addetti ai lavori e dopo un anno tutti i ristoranti stellati (riconosciuti dalla guida Michelin) di Roma e di Milano collaboravano con la scuola facendoci acquistare una notorietà a livello nazionale.
Era il periodo in cui ancora non esisteva Master Chef e altri noti programmi televisivi legati alla cucina, e questo ci ha permesso di collaborare con cuochi di altissima fama quando ancora non erano cosi conosciuti.
– Grande successo tanto da avere già due sedi in Italia, Roma e Milano, e una di prossima apertura a Londra. Sembra che ormai l’internazionalizzazione sia un passo quasi naturale di tutte le aziende italiane che si occupano di gastronomia. Quali sono le aspettative per il mercato inglese?
L’esigenza di cominciare ad aprire sedi è nata proprio man mano che la domanda di corsisti cresceva, ci arrivavano contatti anche da citta come Torino, Milano, Bologna, da qui la giusta idea di aprire anche la sede di Milano FOOD GENIUS ACADEMY che da subito si è rivelata un gran successo. In questi anni ci siamo affermati come una delle scuole più innovative nel panorama formativo nazionale, siamo partner operativi del Taste, festival dedicato alla cucina gourmet riconosciuto e stimato in tutto il mondo.
Abbiamo aperto una nuova sede a Bologna , un altra in pieno centro a Londra CHEF ACADEMY OF LONDON ed un ristorante a Milano collegato alla scuola di cucina, dove i nostri clienti possono assaggiare le creazioni dei nostri chef e dei nostri studenti.
Non ti nascondo che in questo periodo di scuole di cucina ne sono nate tante, ma il nostro metodo ci permette di essere sempre solidi ed in continua crescita , perché abbiamo da subito puntato sulla pratica ed a collaborazioni con chef di eccellenza. E’ stato fondamentale aprire una sede all’estero: penso che progetti di questo tipo vadano proposti anche fuori, dove il made in Italy è apprezzatissimo e la cucina italiana è giustamente considerata la migliore al mondo.
– Te la senti di dare un paio di dritte alle persone che sono interessate a intraprendere questo tipo di lavoro?
Consiglio alle persone che vogliono intraprendere il lavoro di chef , di affidarsi a scuole professionali serie e soprattutto fare tanta gavetta, non è un problema se non hanno frequentato l’ alberghiero, ho visto alunni partire da zero ed ora svolgere questo lavoro anche in strutture importanti. Gli unici ingredienti che non devono mai mancare sono l’umiltà e la determinazione. Lungi da noi quelli che hanno tanta “passione” e poca voglia di lavorare!
Info qui:
www.foodgeniusacademy.com
www.chefacademyoflondon.com
E se avete altre domande per Paolo, non dimenticate di scrivermi!
Costanza
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