Aveva 26 anni e salvava le tartarughe in Costa Rica, studiava biologia tropicale e lavorava per la Ong “Widecast“. È stato sequestrato e ucciso una settimana fa. Alla mamma, che preoccupata per le minacce, gli aveva chiesto di smettere e di non rischiare così tanto aveva risposto: “Vecchia, voglio bene a quelle tartarughe quanto amo te, sai?“. Jairo Moria era così, andava lungo le spiagge nel cuore della notte perché è in quel momento che le tartarughe arrivano per depositare le uova.
Tartarughe giganti che superano i 300 chili, animali in via di estinzione di cui i trafficanti senza scrupoli rubano le uova per venderle e farne fantomatiche pozioni magiche.
Mi immagino Jairo che nel cuore della notte raggiunge la spiaggia, illuminato da una bellissima luna piena. Vedo i suoi occhi sopresi e appagati dalla vista di queste meravigliose tartarughe giganti. Il cuore libero e leggero di chi fa qualcosa controcorrente che rende il mondo migliore esprimendo la sua passione. Voglio pensare a Jairo così.
Il gruppo ecologista “Sea Shepherd” ha messo una taglia sugli assassini di Jairo Moria, il paladino delle tartarughe.