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Vacanze: occhio ai souvenir

Commercio illegale, non rendiamoci complici

Di Marianna Sansone
Pubblicato il 18 Lug. 2013 alle 14:53

Questa è una statuetta d’avorio, l’ho presa in vacanza a…“. Con quanta leggerezza a volte ascoltiamo o diciamo una frase del genere senza renderci conto che dietro quell’oggetto, quel souvenir delle vacanze c’è dietro l’uccisione di un animale o la messa in pericolo di un’intera specie. Da sempre su questo blog e sul blog “madre” che trovate all’indirizzo www.econote.it, cerchiamo di riflettere sui più piccoli gesti di tutti i giorni. Perché sono quelli che fanno la differenza se fatti in tanti e a lungo. Le eco-note, appunto.

Anche in vacanza tenete presente che la flora e fauna dei paesi lontani e vicini vanno tutelate e preservate. Sono bellissime, particolarissime e catturano la nostra immaginazione. Egoisticamente e senza rifletterci su vorremmo portarne un po’ a casa. Dobbiamo entrare nell’ottica che se amiamo viaggiare e conoscere posti diversi dobbiamo anche essere rispettosi ed avere delle cautele. Non bombardare di scatti con flash i poveri animali, non acquistarne di impagliati o imbalsamati, non portare a casa souvenir fatti con materiali come l’avorio.

Anche il WWF ha lanciato una campagna contro il commercio illegale dal titolo “Pensa ai souvenir che porterai con te”. E ricorda che il commercio illegale di piante e animali è una delle principali cause di perdita di biodiversità nel mondo.

 

Quindi buone vacanze e scegliete bene i vostri souvenir.

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