“Forse è Dio che vuole che io diventi presidente per salvare questo Paese”. L’ex inquilino della Casa bianca, Donald Trump, ha spiegato così il fatto di essere sopravvissuto a ben due tentativi di assassinio compiuti in altrettanti mesi da due “estremisti di sinistra”, attribuendo comunque la responsabilità politica al suo successore Joe Biden e alla sfidante democratica alle presidenziali Usa, Kamala Harris, la cui “retorica mi sta facendo sparare”.
Intervenendo ieri a una diretta sulla piattaforma X dedicata al lancio di un nuovo progetto di criptovaluta che coinvolge due dei suoi figli, l’ex presidente degli Stati Uniti è tornato sui due attentati subiti il 13 luglio durante un comizio a Butler, in Pennsylvania, e il 15 settembre al Trump International Golf Club di West Palm Beach, in Florida.
“Quella fu una giornata folle”, ha dichiarato Trump, ricordando l’attacco di Butler in cui fu ferito lievemente a un orecchio mentre un uomo presente al comizio rimase ucciso. “E poi ieri, ne ho avuta un’altra”. “Voglio dire, forse è Dio che vuole che io diventi presidente per salvare questo Paese: nessuno lo sa”, ha aggiunto, confermando di essere stato contattato telefonicamente dal presidente Biden dopo l’ultimo tentativo di assassinio: “Non avrebbe potuto essere più gentile”.
Tuttavia, il candidato repubblicano alle prossime presidenziali Usa non ha lesinato critiche alla Casa bianca e alla vicepresidente e sfidante democratica. Il sospettato, ha spiegato Trump in un’intervista con Fox News Digital, “ha creduto alla retorica di Biden e Harris e ha agito di conseguenza”. “La loro retorica mi sta facendo sparare, quando sono io quello che salverà il Paese e loro sono quelli che lo stanno distruggendo, sia dall’interno che dall’esterno”, ha aggiunto il magnate newyorkese.
Il 15 settembre le autorità statunitensi hanno arrestato il 56enne Ryan Routh, ex sostenitore di Trump poi diventato critico per le posizioni del candidato repubblicano contro il sostegno all’Ucraina, dopo che gli agenti del Secret service di scorta all’ex presidente avevano aperto il fuoco contro un uomo armato che aveva puntato un fucile verso il campo da golf in cui stava giocando Trump, che è rimasto comunque illeso trovandosi a più di 400 metri dal luogo della sparatoria. L’Fbi sta ancora indagando sul caso.