Almeno 40 persone sono state uccise in un attacco avvenuto vicino all’hotel Imperial Marhaba, in una spiaggia della località turistica di Sousse, nel nord della Tunisia. L’attentato è stato rivendicato dall’Isis.
La maggior parte delle vittime è straniera. Secondo quanto riporta l’agenzia giornalistica Reuters, il ministro della Salute tunisino ha confermato che tra le vittime ci sarebbero cittadini britannici, tedeschi e belgi.
Il quotidiano irlandese Irish Times ha inoltre scritto che tra le vittime ci potrebbe essere anche una donna irlandese di 50 anni.
Secondo le prime testimonianze, un uomo armato è stato ucciso dalle forze dell’ordine, mentre un altro è riuscito a scappare.
Rafik Chelli, il segretario di Stato per la sicurezza tunisina, ha detto che il responsabile dell’attacco ucciso dalla polizia non era noto alle autorità.
Si tratta di uno studente proveniente dalla regione di Kairouan, al centro del Paese, poco lontano da Sousse. L’uomo è arrivato nella spiaggia nascondendo un Kalashnikov sotto un ombrellone. Da qui è poi entrato nell’hotel, aprendo il fuoco sui turisti.
La Tunisia era in stato d’allerta dal 18 marzo, quando un gruppo di miliziani aveva ucciso 22 turisti nel museo del Bardo, nella capitale Tunisi. Nel 2014 c’era stato un altro attentato suicida sulla spiaggia di Sousse, che non aveva però causato vittime.
Un uomo britannico che si trovava in vacanza a Sousse ha riferito di aver sentito l’attacco da un hotel vicino. Dalla sua camera ha visto un uomo con una pistola, ma non ha saputo dire se si trattasse di un attentatore o di un membro delle forze dell’ordine.
L’Isis aveva incitato i suoi seguaci ad aumentare gli attacchi durante il mese sacro del Ramadan. L’attacco a Sousse è stato rivendicato dai miliziani dello Stato Islamico a circa 12 ore da quando era avvenuto.
Risulta dunque esserci un collegamento tra l’attacco di Sousse e quello avvenuto nella stessa giornata di venerdì 26 giugno contro una moschea sciita a Kuwait City, anch’esso rivendicato dall’Isis.
Sempre nella stessa giornata un altro attacco ha colpito una fabbrica vicino Lione, in Francia, dove si sono verificate diverse esplosioni ed è stato ritrovato il corpo di un uomo decapitato.
Quando gli è stato chiesto se ci fossero delle investigazioni in corso sui possibili collegamenti tra gli attacchi, un portavoce del dipartimento di Giustizia statunitense ha risposto dicendo che “non può confermare e non commenta”.
L’attentato di venerdì 26 giugno 2015 è quello che ha causato la morte di più turisti nel mondo arabo dal 1997, quando nel massacro di Luxor, in Egitto, furono uccise più di 60 persone, la maggior parte dei quali turisti.
La città di Sousse si trova sulla costa nord-orientale della Tunisia
Qui sotto, una mappa indica il luogo dell’attentato nella città di Sousse, in Tunisia. Credit: Guardian