Onde gigantesche, venti da bufera e piogge torrenziali hanno causato la morte di tre persone sulla costa est australiana mentre centinaia di persone sono state costrette ad abbandonare le proprie case, lunedì 6 giugno 2016.
Le onde, alte fino a cinque metri, hanno colpito gran parte della costa orientale, inclusa Sydney, e il dipartimento metereologico avverte che la tempesta si sta spostando verso sud.
Due delle vittime sono state ritrovate nelle loro macchine, trascinate dall’ondata di piena, mentre una terza è stata spazzata via dalle rocce a sud della celebre oasi dei surfisti Bondi Beach, Sydney.
I servizi di emergenza del New South Wales hanno detto di aver ricevuto oltre 9.250 chiamate e di aver condotto 280 operazioni di salvataggio.
Le compagnie assicurative hanno ricevuto oltre 11mila richieste di indennizzo con danni che si aggirano introno ai 38 milioni di dollari australiani (circa 25 milioni di euro), ma è probabile che queste cifre aumentino nei prossimi giorni.
Alcuni siti australiani hanno smesso di funzionare e si sono verificate delle interruzioni di servizio alle casse automatiche e ai bancomat.
Le autorità portuali hanno ridotto il traffico marittimo nel porto di Newcastle, mentre Port Kembla è rimasto chiuso.
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