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Tecniche d’ostruzionismo

La pratica politica più antica del mondo

Di Livio Ricciardelli
Pubblicato il 26 Giu. 2013 alle 16:15

E ostruzionismo fu. Quella fantastica pratica da sempre sospesa, nell’alveo dei parlamenti democratici, tra il massimo dell’illegalità parlamentarista e il massimo della legalità repubblicana.

Oggi è un tutto parlare di Wendy Davis, l’eroica senatrice texana che per dieci ore di fila è stata in piedi a parlare nell’aula del Senato. Impedendo l’approvazione di una controversa legge sul tema dell’aborto.

La memoria storica, politica e culturale non può che rimandare ad altri precedenti.

Forse quello più scalfito nella mente di tutti noi non è mai avvenuto, se non sul grande schermo: stiamo parlando delle ventiquattro ore di fila del senatore Jefferson Smith, alias James Stewart, nel film di Frank Capra “Mr. Smith va a Washington” del 1939. Nell’arco di quelle 24 ore il “senatore Smith” leggeva e rileggeva gli articoli della costituzione degli Stati Uniti d’America. Ottenendo, grazie a quella faticaccia, la fine della campagna stampa contro di lui.

Negli Stati Uniti d’America la cultura politica, e i regolamenti parlamentari, rendono maggiormente facile l’utilizzo di questa pratica. Il caso più importante non può che essere quello del senatore Strom Thurmond (oggi cade il decimo anniversario della sua morte). Nel 1957 il senatore, che per questo motivo si era candidato alla presidenza proprio contro Harry Truman, per oltre 24 ore parlò al Senato contro il Civil Rights Act discettando sui temi più ameni. Compresa la ricetta di sua nonna per preparare i biscotti al cioccolato.

La storia dell’ostruzionismo in Italia si intreccia con un altro record: il discorso più lungo mai tenuto in Parlamento. Qui le scuole di pensiero sono due. Entrambi molto affascinanti: la prima sostiene che il discorso più lungo della storia del Parlamento repubblicano italiano sia stato pronunciato dal segretario del Movimento Sociale Italiano Giorgio Almirante. Argomento: il tema dell’italianità dell’Alto Adige. Ma quello che probabilmente è stato il record dei record, almeno qui in Italia, appartiene a Marco Boato: 18 e 5 minuti nel 1981.

Uno di quei record che ha reso l’ex esponente dei Verdi e dei Radicali italiani uno vero mito per gli appassionati di lavori parlamentari.

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