Sulla parte laterale del suo taxi, Ahmed Mzoughi ha applicato una decalcomania che recita così: “Attenzione, questo taxi contiene un libro”, un invito o un monito per i passeggeri che ogni giorno nel traffico di Tunisi salgono a bordo del suo veicolo giallo.
All’interno, sparsi sui sedili posteriori e sul cruscotto si trovano decine di volumi di ogni genere e gusti: dalle poesie ai romanzi fino ai testi di psicologia. Si può comodamente viaggiare sfogliando i libri di Paulo Coelho o leggendo i testi di Naguib Mahfouz, uno scrittore egiziano piuttosto prolifico che ha dato forma a una narrativa araba di portata universale.
Lo slogan esibito sulla fiancata laterale del taxi indica l’adesione a un’iniziativa letteraria lanciata nel mese di ottobre sulla piattaforma tunisina online di condivisione dei libri, YallaRead (letteralmente Vieni a leggere), in collaborazione con il servizio E-taxi in stile Uber.
Come funziona? YallaRead sceglie un certo numero di libri, di titoli e di saggi, e offre la possibilità ad altrettanti taxi selezionati (come quello di Mzoughi) di poterli disporre all’interno delle loro vetture, dando ai passeggeri la possibilità di ritagliarsi un momento di autentico relax nel sedile posteriore dell’auto, durante le ore trascorse in mezzo al traffico caotico della città.
In una città come Tunisi che conta circa 2,5 milioni di abitanti se si considera anche l’area metropolitana, gli ingorghi sono abbastanza frequenti. Spesso, prima di poter raggiungere la meta si può attendere a bordo di un taxi per lungo tempo, sufficiente però per riuscire a leggere i primi paragrafi di un libro in un solo viaggio. Mentre, se si deve attraversare tutta la città, allora si può avere la certezza di poter tranquillamente terminare un intero capitolo.
Una volta arrivati a destinazione, i clienti incoraggiati sia dalla pubblicità sia dal loro autista sono invitati a visitare il sito web YallaRead, a ritrovare il libro che avevano iniziato e a proseguire con la lettura.
(Uno dei libri all’interno dei taxi di Tunisi che aderiscono all’iniziativa promossa dalla piattaforma YallaRead. Credit: Twitter)
La letteratura araba e in particolare la poesia hanno una storia plurisecolare, ricca e varia. Gli studiosi indicano la “Grand Age” islamica che va dall’ottavo al tredicesimo secolo, come il grande periodo della fioritura della poesia araba e della prosa. In seguito, una rinascita della letteratura araba si registrò nel 20esimo secolo, con l’affermazione di grandi scrittori e letterati come Khalil Gibran, uno dei poeti più letti al mondo.
Nonostante questa ricca tradizione letteraria e il fatto che la Tunisia ospiti la più grande biblioteca del Nord Africa, il numero dei lettori in Tunisia è diminuito attestandosi a livelli preoccupanti, secondo un sondaggio condotto su un campione di cittadini dall’istituto di ricerca Emrhod Consulting.
Il tasso di lettori così basso non è necessariamente collegato a una questione di alfabetizzazione: infatti, oltre l’80 per cento della popolazione adulta è alfabetizzata e molti tunisini parlano fluentemente l’arabo e il francese.
Tuttavia, il 75 per cento delle famiglie non possiede grandi disponibilità economiche per acquistare libri e romanzi, fatta eccezione per il Corano e i giornali. Inoltre, solo il 18 per cento dei tunisini lo scorso anno ha acquistato un libro.
La portavoce del ministero della Pubblica Istruzione, Zubeida Selah, ha riconosciuto che si tratta di un problema e che si sta cercando di affrontarlo con la costruzione di più librerie. Ma la questione è un’altra. I libri di autori stranieri costano tanto e non sempre arrivano sul mercato tunisino, per cui molti chiedono a un loro amico o parente che vive all’estero di acquistarli. Tuttavia, sopraggiunge un altro ostacolo, ossia la svalutazione del dinaro tunisino che ha reso l’acquisto di libri all’estero abbastanza proibitivo.
Non è tutto. Le nuove generazioni di tunisini trascorrono gran parte del tempo a disposizione online abbandonando così lo spirito del lettore tradizionale. In questo frangente di scarsa reperibilità di testi e autori, Ahmed Hadhri, 24 anni, ha voluto creare il servizio online YallaRead.
“I libri in Tunisia sono piuttosto costosi. Non c’è Amazon e non tutti i libri si possono trovare nelle librerie e molte persone sono obbligare a chiedere ai loro amici che vivono all’estero di acquistarli e spedirli”.
Hadhri ha lanciato YallaRead la primavera scorsa: la piattaforma consente agli utenti di poter condividere con altri lettori i loro libri sia online sia sui taxi aderenti all’iniziativa. Inoltre, essa ha messo a disposizione testi in arabo, francese e inglese. Anche il genere varia a seconda delle preferenze. L’unica regola è non diffondere nelle vetture libri religiosi.
Per ora il servizio è attivo solo su cinque vetture delle sedicimila che ogni giorno attraversano le strade di Tunisi. Il fondatore della piattaforma è alla spasmodica ricerca di finanziamenti e di donazioni di libri da parte dei privati, in modo da poter espandere il progetto a un numero maggiore di taxi.
“La maggior parte dei tunisini ha abbandonato la lettura”, ha spiegato Mzoughi, ma il programma di YallaRead mira a incoraggiare tutti ad aprire un libro, a leggere alcune parole o alcune frasi.
L’iniziativa è ancora alla sua fase embrionale, e per il momento ha raggiunto più di 500mila persone sui social media. E c’è chi non si è fatto sfuggire l’iniziativa, prenotandosi attraverso il servizio E-taxi per richiedere un taxi YallaRead, ha raccontato ancora Hadhri.
(Un chiaro invito alla lettura in un messaggio all’interno di un taxi in Tunisia che invita i passeggeri a leggere di più. Credit: Twitter)