Spiagge plastic free Italia
Questa estate non cambiare: stessa spiaggia, stesso mare, ma plastic free. Ebbene sì, l’estate 2019 sarà quella in cui molte spiagge d’Italia diranno addio a bottiglie, bicchieri e ogni altro suppellettile di plastica. Perché? Presto detto: la plastica rappresenta il 90 per cento dei rifiuti che si trovano abbandonati in mare e sulle spiagge, con ripercussioni sugli ecosistemi marini.
L’avvertimento arriva anche dall’Unione Europea, che con una direttiva ha vietato in tutti i Paesi la vendita e l’utilizzo degli oggetti di plastica monouso.
La scadenza ultima per aderire a questa riforma è il 2021 ma già molti Comuni e Regioni italiane si stanno adoperando per la trasformazione plastic-free.
Oltre la “Plastic free challenge” indetta dal ministro dell’Ambiente Sergio Costa che sta portando alla graduale eliminazione della plastica in molti luoghi pubblici, uffici, locali, le spiagge italiane stanno operando una prima conversione ecologica.
Non solo bandire il polietilene, ma anche sigarette e mozziconi per tutelare la sabbia, il mare e il relax dei bagnanti che potranno godersi la loro vacanza in tutta tranquillità.
Spiagge plastic freee Italia | Quali sono
Ecco quali sono le spiagge che hanno adottato, ad oggi, la politica plastic free in Italia:
Lerici (Liguria)
Tarquinia (Lazio)
Sabaudia (Latina)
Capri (Campania)
Napoli
Lampedusa e Linosa (Sicilia)
Arzachena (Sardegna)
Palinuro (Campania)
San Vito Chietino (Abruzzo)
Maratea (Basilicata)
Sperlonga (Lazio)
Follonica (Toscana)
Ischia (Campania)
Vernazza (Liguria)
Vieste (Puglia)
Gallipoli (Puglia)
Trani (Puglia)
San Teodoro (Sardegna)
Spiagge plastic freee Italia | Cosa prevede
La data ultima per bloccare la vendita e l’erogazione di prodotti in plastica in tutti gli Stati membri è il 2021: oggetti di uso (piatti, posate, cannucce, bastoncini dei palloncini, bacchette per girare il caffè, contenitori e tazze in polistirolo espanso, cotton fioc e contenitori per gli alimenti distribuiti nei fast food) verranno sostituiti con oggetti eco-sostenibili.
La direttiva prevede anche l’avvio a riciclo del 90 per cento delle bottiglie in plastica entro il 2029 e impone che queste ultime siano realizzare con materiale riciclato per almeno il 25 per cento entro il 2025 e per il 30 per cento entro il 2030.
Inoltre nuove regole per l’etichettatura di prodotti come filtri di sigarette, salviette umidificate e tovaglioli sanitari e sulla cui confezione andrà segnalato l’impatto ambientale.
L’allarme di Wwf sulla plastica nel Mediterraneo: “33mila bottigliette al minuto in mare”
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