Con l’inizio del Ramadan, il mese sacro per i musulmani anche le aziende di tecnologia dislocate in Medio Oriente e nel Nord Africa si sono adeguate, lanciando sul mercato un’ampia gamma di servizi e applicazioni a tema.
La prima in ordine di tempo è stata Google con l’inaugurazione di un apposito “hub”, ossia di una rete specifica in grado di offrire agli utenti musulmani delle funzioni ad hoc, come una sezione specifica di You Tube dove quotidianamente vengono caricati i video delle preghiere e le pratiche legate al Ramadan.
In aggiunta, forniscono indicazioni sui luoghi di ritrovo e di preghiera, e suggeriscono alcune idee per preparare l’Iftar, il pasto serale che rompe il digiuno. In Arabia Saudita, il Ministero della Comunicazione ha concesso il permesso di trasmettere in diretta su You Tube il pellegrinaggio alla Mecca.
Dietro al colosso Google, si piazzano Nokia e Microsoft con la creazione di un’ampia selezione di applicazioni per il Ramadan, scaricabili gratis dallo store di Windows Phone. Tra le app più popolari spiccano “Ramadan Kareem” e “Corano Mojawad”.
La prima segnala agli utenti tutti gli orari delle cinque preghiere giornaliere, mentre la seconda mette a disposizione del fedele musulmano l’opzione lettura del Sacro Corano scritto in calligrafia araba.
Anche Blackberry ha studiato delle applicazioni a tema in vista del Ramadan, come “Islam 101”, che elenca i principi fondamentali dell’Islam per chi se li fosse scordati, o l’app “Haji” dedicato al rito del pellegrinaggio alla Mecca.
Alle spalle delle grandi multinazionali della tecnologia si collocano anche team di sviluppatori indipendenti, tutti impegnati nello sviluppo di software a tema in vista del Ramadan. Di seguito un breve elenco delle applicazioni più scaricate in questi giorni di digiuno sacro.
Ainun: sviluppata in Indonesia dalla Weirdsgn e Diha Solutions, offre all’utente la possibilità di condividere qualsiasi momento catturato attraverso gli occhi (ainun appunto) di ciascun musulmano e di condividerla sui principali social media, come Facebook, Instagram e Twitter.
InstanDeen: è una sorta di Instagram arabo. Creata da uno sviluppatore malese, Adiman Mihammand, offre la possibilità di decorare la propria immagine con contenuti islamici e citazioni coraniche, versetti arabi e hadits.
Muslim Pro – Azan: creata da un team di sviluppatori della Bitsmedia Pte Ltd di Singapore, è considerata l’applicazione più islamica in circolazione. Segnala il tempo di preghiera, le chiamate alla preghiera (azan/adhan). E’ fornita di una bussola animata che indica la direzione verso la Mecca, e di un audio per l’ascolto del Sacro Corano tradotto in 15 lingue diverse. Essa possiede anche delle mappe che indicano i ristoranti halal e le moschee più vicine.
Ramadan 2013: dopo il successo di Ramadan 2012, ritorna la versione aggiornata. L’applicazione può essere scaricata sia su AppStore, sia su Google Play. Oltre a segnalare i cinque momenti della preghiera islamica giornaliera, indica anche gli orari per consumare il Sahur (pasto prima dell’alba), praticare l’Imsak (l’astensione) e rompere il digiuno con l’Iftar.
Il database contiene informazioni per circa 250 paesi e 6 milioni di città. Attraverso questa app, gli utenti possono ricevere perfino notifiche per attuare il Zakat al Fitr, ossia l’elemosina per i più poveri citata nel Corano.
E per gli appassionati e i fedeli che non vogliono rinunciare ad una lettura approfondita del Sacro Libro, ecco un’applicazione studiata appositamente per loro.
Si tratta del Quran, il Corano appunto, trascritto in arabo ma correlato anche di versioni tradotte. Esiste anche la versione audio, con la possibilità di ascoltare alcuni passi recitati in arabo dagli Sceicchi Sa’ad Al – Ghamdi, Abdul Rahman Al-Sudais o Saud Al – Shuraim.
Perfino in tempo di digiuno, di astensione dalle pratiche quotidiane e di introspezione religiosa e spirituale, il fedele musulmano non sembra intenzionato a rinunciare agli strumenti tecnologici e alle condivisioni social su Facebook o Twitter attraverso le svariate applicazioni scaricate su tablet, iphone e smartphone.
All’attitudine social in forte crescita tra gli utenti musulmani, curiosamente proprio durante il Ramadan (+30 percento), si somma l’utilità delle applicazioni. Pratiche, veloci e a portata di click nel caso ci si dimentichi l’ora esatta della preghiera, o non si sappia con certezza in che direzione posizionarsi verso la Mecca.