Nel 2004, durante la pre-produzione di The Host, Joon Bong-ho entrò nella propria fumetteria di fiducia nei pressi di Seoul e finì col leggersi tutta d’un fiato Le Transperceneige (1984-2000), la serie di graphic novel dei francesi Jean-Marc Rochette, Jacques Lob e Benjamin Legrand. Quasi un decennio dopo, uno dei migliori registi emergenti dell’intero panorama internazionale ha dato vita a Snowpiercer, il film sudcoreano più costoso e di successo di sempre. Prodotto grazie al famoso Park Chan-Wook (Oldboy), rappresenta il debutto in lingua inglese dell’autore.
Il segreto del regista risiede nella facilità con cui si muove fra i generi cinematografici – dalla commedia al poliziesco, dal dramma familiare al monster movie – e nella coerenza stilistica, a cui non ha mai rinunciato. Alcune caratteristiche della pellicola ricordano la filosofia di Stanley Kubrick.
In questo caso Joon Bong-ho affronta il genere fantascientifico per narrare l’influenza dei sistemi autoritari sui comportamenti più crudi e violenti della natura umana. Lo scenario consiste in una glaciazione apocalittica causata per errore dal tentativo delle politiche ambientaliste di fermare il riscaldamento globale. Quasi azzerata l’umanità, gli unici superstiti conosciuti sono i passeggeri di un treno in moto perpetuo che percorre un circuito chiuso e attraversa l’intero pianeta. Il mezzo di trasporto diviene quindi la schematizzazione esplicita di una società divisa per caste formate a partire dalla classe del biglietto acquistato alla partenza: i più poveri stipati nelle ultime carrozze, i più ricchi nei lussuosi vagoni anteriori. Lo spettatore accompagna l’insurrezione degli ultimi vagoni del treno che degenera in un climax di violenza per una giustizia fin lì sognata.
Gli attori che formano il cast sono: Chris Evans (Curtis), Jamie Bell (Edgar), John Hurt (Gilliam), Tilda Swinton (Mason), Octavia Spencer (Tanya), Song Kang-ho (Namgoong Minsu), Ed Harris (Wilford), Go Ah-sung (Yona) e Ewen Bremner (Andrew). Straordinari gli effetti speciali di Eric Durst e di grande pregio le musiche di Marco Beltrami.
Snowpiercer è stato presentato fuoriconcorso al Festival Internazione del Film di Roma 2013, sotto la direzione artistica di Marco Müller, la cui attenzione al cinema dell’estremo oriente era già stata apprezzata negli anni alla guida della Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
di Alberto Rafael Colombo Pastran