Secondo quanto annunciato lunedì 27 marzo, un team di paleontologi della University of Queensland e della James Cook University ha scoperto in Australia nordoccidentale la più grande impronta di dinosauro mai rinvenuta, con una dimensione pari a circa 170 centimetri.
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L’impronta apparteneva a un sauropode, un enorme erbivoro dal collo lungo, ed è stata riportata alla luce sulla costa della Dampier Peninsula, un’area soprannominata “il Jurassic Park australiano” per i diversi fossili già ritrovati in loco.
Le migliaia di tracce nella zona sono risalenti a un periodo tra i 90 e i 115 milioni di anni fa, ma le nuove scoperte appartengono a un periodo molto più distante, intorno ai 130 milioni di anni fa, a detta dei paleontologi coinvolti nelle ricerche.
Il team guidato da Steve Salisbury ha identificato 21 diversi tipi di tracce di dinosauri, tra cui l’unica che confermi la presenza di stegosauri in Australia.
Finora si credeva che un’impronta di 106 centimetri portata alla luce l’anno scorso in Mongolia fosse la più grande mai registrata, ma quella rinvenuta nei pressi di Broome, Australia, la supererebbe notevolmente.
Questo un tweet del capo delle ricerche Steve Salisbury sul genere di impronte rinvenute, e in basso un video della Cnn che riporta la scoperta:
Sauropod dinosaur tracks from the Walmadany area, WA, and their potential trackmakers. #DinosaurCoast #UQ https://t.co/B3NAlwBreD pic.twitter.com/ThYZuSrNYo
— Steve Salisbury (@implexidens) 27 marzo 2017
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