Creare il sapone dall’olio esausto, trasformare un rifiuto in materia prima per altro. E non è neanche difficile.
In realtà tutto dovrebbe essere pensato e strutturato così, in natura nulla si crea e nulla si distrugge, quindi per essere più sostenibili dobbiamo necessariamente fare in modo che gli “scarti” di lavorazione o di attività diventino materia prima con cui realizzare altro, abbattendo la nostra impronta sul Pianeta. Sapevate che abbiamo già raggiunto l’Over Shoot Day? Abbiamo già consumato tutte le risorse dell’anno in corso, siamo già in debito.
Torniamo al nostro sapone. Fare il sapone in casa non è complicatissimo e richiede tre ingredienti. Acqua distillata (qui come fare l’acqua distillata in casa), olio (e qui entra in campo l’olio esausto) e soda caustica. Diciamo che a creare problemi è quest’ultimo ingrediente, per cui sono necessari spazi areati, mascherina di protezione e bimbi lontani dalla portata.
Queste le dosi per fare il sapone in casa:
– 300 gr di acqua distillata;
– 1 kg di olio esausto;
– 128 gr di soda caustica;
Preparazione:
1) Filtrare l’olio di frittura;
2) In un contenitore resistente al calore versare l’acqua distillata e la soda con cautela e indossando mascherina e guanti protettivi. Mescolare lentamente e controllare la temperatura con un termometro da pasticceria;
3) Nel frattempo l’olio va scaldato fino a 45 gradi;
4) Quando anche la soluzione con la soda caustica raggiungerà la temperatura di 45 gradi, unite i due liquidi mescolando energicamente fino alla fase di “nastro”, cioè quando il composto diventerà progressivamente più viscoso e quindi sapone.
5) Colare negli stampi e lasciare riposare per 24 ore, attenzione, continuerà a reagire del delle ore quindi cautela;
6) Trascorse le 24 ore togliere dagli stampi e fare stazionare per 6 settimane prima di utilizzare.