Ai cittadini di Wad Madani, la seconda città del Sudan per grandezza, non è andata giù la decisione del governo sudanese di aumentare del 100% circa il costo del carburante e di ridurre drasticamente i sussidi alle famiglie per il suo consumo. La città si è risvegliata ieri in preda a violenti scontri e sassaiole tra manifestanti e forze dell’ordine.
I social network hanno fatto da cassa di risonanza, ancora una volta, agli eventi: un ragazzo di 23 anni, portato in spalla da alcuni abitanti del quartiere di Auodh, avrebbe perso la vita, ucciso da una raffica di mitra sparata da un pick-up.
La notizia è stata solo in parte confermata dalle forze di sicurezza governative, impegnate ad arginare le manifestazioni per le strade della città.
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