Quante volte camminate per strada con la musica nelle orecchie e l’unico affanno è quello di non arrivare in ritardo? Tutti noi attraversiamo città dai mille tesori tutt’altro-che-nascosti, ma il più delle volte la prospettiva dello sguardo si concentra solo sulla punta veloce delle scarpe intente a calpestare i sanpietrini facendo attenzione a non inciamparvi.
Navigando nel web mi sono imbattuta in questo video, girato da un gruppo di coetanei (nel mio caso anche colleghi), realizzato per sensibilizzare i “maratoneti metropolitani” a osservare quanta bellezza trascurata e ignorata ci può essere in giro. Oltre il contenuto del video si innesca il Discorso (con la D maiuscola) relativo alla gestione e valorizzazione dei beni culturali italiani che, sempre più spesso, sembrano diventare trasparenti ai cittadini e visibili solo a orde di turisti stranieri in visita.
Molto più che negli altri paesi del mondo, gran parte dei monumenti italiani sono en plain air. Ma il loro ossigeno, la cura da parte degli addetti ai lavori ma anche l’amore dei cittadini, sembra mancare. L’asfissia del sistema culturale italiano deriva proprio dalla perpetuata insufficienza di manutenzione e attenzione dei beni. Allora è importante che non ci si perda per strada e che, della strada, non ci perdiamo nulla.