Brutte notizie per i pulcini maschi di Germania. Il Tribunale di Lipsia ha bocciato una causa intentata dagli animalisti per tutelare il destino dei pulcini di sesso maschile, che vengono sistematicamente uccisi perché non utili alla produzione di uova o di carne.
Proposta bocciata: il Tribunale ha stabilito che i pulcini potranno continuare a essere eliminati sistematicamente fino all’introduzione di nuove tecniche per determinare il sesso degli animali prima dello schiudersi delle uova.
Secondo il Sole 24 ore, sono circa 45 milioni i pulcini trucidati ogni anno in Germania. Un numero che fa rabbrividire gli animalisti, ma anche lo stesso ministro dell’Agricoltura Julia Kloeckner che ha dichiarato che “uccidere i pulcini è inaccettabile dal punto di vista etico”.
In un’intervista al Rheiniesche Post, anche la Cancelliera di Stato Angela Merkel ha espresso la sua vicinanza alla causa animalista. “Bisogna smettere di farlo al più presto”, ha dichiarato la leader del Governo.
Il Governo tedesco ha così annunciato che 8 milioni di euro saranno stanziati per trovare un’alternativa a questa pratica truculenta e inumana. Fra i metodi citati c’è quello utilizzato dalla RespEGGt, un marchio che vende uova provenienti da galline allevate con un sistema che risparmia i pulcini maschi.
In Italia l’azienda che tutela la crescita del pulcino maschio è la romagnola Tedaldi, che produce l’uovo Primovo.
Per quanto il Tribunale di Lipsia si sia espresso a sfavore della causa animalista, i giudici amministrativi hanno riconosciuto la non conformità della pratica di ammazzare pulcini maschi al primo articolo sulla legge sulla protezione degli animali, in cui si sostiene che “a nessuno è consentito infliggere dolore, sofferenza o danno fisico agli animali senza una causa ragionevole”.