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Il presidente delle Filippine Duterte: “Ero gay, mi sono curato”

Di Donato De Sena
Pubblicato il 3 Giu. 2019 alle 14:10 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 03:18

PRESIDENTE FILIPPINE RODRIGO DUTERTE GAY – Ero gay, prima di curarmi da solo. È la singolare affermazione pronunciata da Rodrigo Duterte, 74enne presidente delle Filippine, in carica da tre anni, non nuovo ad affermazioni colorite. Una frase sul suo orientamento sessuale è stata pronunciata in pubblico, durante una visita in Giappone, a Tokyo.

Presidente delle Filippine | Rodrigo Duterte | “Ero gay, mi sono curato da solo”

Duterte stava parlando ad una comunità filippina nella capitale nipponica quando ha detto che “era gay”, prima di “curarsi” da solo. Dopo aver accusato il suo avversario politico Antonio Trillanes di essere gay, il presidente filippino ha detto che lui stesso era “un po’ gay”, quando era sposato con l’ex moglie Elizabeth Zimmerman. Il loro matrimonio fu annullato nel 2000 . Duterte ha continuato dicendo di essersi “curato” dopo aver incontrato l’attuale partner, Honeylet Avancena. “Sono diventato di nuovo un uomo! Le belle donne mi hanno guarito”, sono state le sue parole. “Poi ho odiato gli uomini belli, ora preferisco le belle donne”.

Le posizioni di Duterte sull’omosessualità e sulla comunità Lgbt sono piuttosto contraddittorie. Nel 2016, definì l’ambasciatore statunitense nel suo paese un “figlio di puttana gay”, spingendo i diplomatici Usa a sollevare la questione a Washington. A marzo 2017 poi si disse contrario al matrimonio tra persone dello stesso sesso, spiegando di considerare inaccettabile nelle Filippine, che è un Paese prevalentemente cattolico, il riconoscimento di unioni diverse da quelle tra un uomo e una donna.

Presidente delle Filippine | Rodrigo Duterte | Chi è

Più tardi, sempre nello stesso anno, promise la difesa dei diritti della comunità Lgbt sotto la sua presidenza. “Non ci sarà oppressione e riconosceremo la vostra importanza nella società”, affermò Duterte durante una conferenza Lgbt a Davao City, una delle città più importanti delle Filippine.

Quello di Duterte è sicuramente uno dei governi più populisti al mondo. Il presidente, conosciuto anche come il ‘Trump delle Filippine’, si è autodefinito “un dittatore pronto a combattere contro tutti gli uomini cattivi e malvagi” e ha basato la sua campagna elettorale sulla lotta alla criminalità e al narcotraffico, puntando sul tema della sicurezza.

Nel 2016 Duterte vinse le elezioni presidenziali con circa il 40 per cento dei consensi, circa 15 milioni di preferenze, staccando di alcuni milioni di voti i suoi avversari. La sua campagna fu incentrata fortemente sull’ordine pubblico e la sicurezza. In precedenza era stato sindaco di Davao, una città nota per l’alto tasso di criminalità. Durante i suoi mandati mise in atto un pesante giro di vite contro i criminali, conquistando il soprannome di “il castigatore”. È stato più volte accusato di comportamenti inappropriati nei confronti delle donne.

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