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Pirati: Il calcio è un bene comune

I Pirati tedeschi in difesa dei diritti fondamentali del tifoso di calcio

Di Ubaldo Villani-Lubelli
Pubblicato il 8 Ago. 2013 alle 15:39

La campagna elettorale dei Pirati si apre con un’originale azione di proganda politica. In concomitanza con l’inizio della Bundesliga, i Pirati saranno presenti in venti stadi della prima, seconda e terza liga secondo il motto: il calcio è un bene comune.

A presentare l’iniziativa, I diritti umani non finiscono alla porta dello stadio, sono stati (presso la sede centrale dei Pirati a Lichtenberg) il leader Bernd Schlömer (tifoso del St. Pauli), Konstanze Dobberke, responsabile del progetto all’interno del partito, e Julia Probst, candidata in Baden-Württemberg e tifosa del Borussia Dortmund. I tre, coordinati dall’addetta stampa Anita Möllering, erano su un podio dove si alternavano i manifesti di candidati pirati e sciarpe di squadre di calcio tra cui Inter, Borussia Mönchengladbach, Barcellona, Galatassaray e Hertha Berlino.

La campagna I diritti umani non finiscono alla porta dello stadio sensibilizza la comunità tedesca ai diritti dei tifosi e al riconoscimento dei diritti fondamentali anche negli stadi dove spesso la polizia – come ha più volte ricordato Bernd Schlömer durante la conferenza stampa – usa metodi repressivi. La politica – ha detto Schlömer – si ricorda del calcio solo quando deve intervenire per reprimere i tifosi di calcio. I Pirati, del resto, sono tradizionalmente molto sensibili a questo tema. In un flyer che verrà distribuito da domani negli stadi tedeschi, i Pirati informeranno, oltre che sui loro tradizionali temi, anche che ben 18.000 cittadini sono registrati a loro insaputa dalla polizia. Al flyer è allegato anche una richiesta di informazioni sui dati personali in possesso che, una volta compilata, può essere inviata alla centrale della polizia a Duisburg.

Konstanze Dobberke ha sottolineato come “per i Pirati, la condizione dei tifosi di calcio in Germania è inaccettabile. Siamo contrari alla discriminazione, alle condanne preventive e alla repressione violenta. I tifosi devono sapere quali sono i loro diritti in quanto cittadini.”

Julia Probst ha manifestato l’importanza della cooperazione tra politica, società e tifosi per meglio garantire i diritti dei tifosi. La candidata Probst, non udente, ha anche sottolineato come “non sempre ai portatori di handicap è data la possibilità di entrare negli stadi in sicurezza.”

Con quest’azione i Pirati intendono, da una parte, mettere in crisi i partiti tradizionali, che sottovalutano o forse non conoscono veramente il problema, dall’altra, propongono un approccio al fenomeno “calcio” meno romantico ma più concreto e reale. L’azione si basa anche su una strategia ben precisa. I Pirati, infatti, non avendo gli strumenti e i mezzi dei partiti tradizionali hanno più difficoltà a raggiungere larghe fette dell’elettoraro e a trovare spazio nei vecchi media. Con una tradizionale azione di volantinaggio raggiungeranno in un colpo solo un largo numero di cittadini.

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