Un pesce resta intrappolato in una busta di plastica
In un video diventato virale sui social si vede un pesce intrappolato in una busta di plastica. Le immagini sono drammatiche: riprendono il piccolo animale intento a cercare di liberarsi dalla gabbia di plastica che lo circonda, senza riuscirci.
Il video è girato da un sub, che trovandosi di fronte alla scena terribile ha aiutato il pesce a liberarsi dalla morsa della plastica. Nel girato, infatti, si vede l’uomo prima riprendere gli sforzi dell’animale per liberarsi, poi prendere la bustina e mostrare davanti alla telecamera che il piccolo pesce era finito in una trappola da cui non sarebbe uscito vivo se l’uomo non fosse intervenuto.
Subito dopo, il sub ha proceduto all’operazione più delicata e importante: restituire all’animale la libertà. Quando l’uomo toglie la bustina di plastica dal corpo del pesce, l’animale fugge lontano nuotando.
Negli ultimi secondi del video si vede il sub mostrare davanti alla telecamera il pezzo di plastica che avrebbe ucciso l’animale se lui non l’avesse avvistato e liberato. Le immagini sono state diffuse per mostrare gli effetti dell’inquinamento da plastica nei mari.
Non sappiamo esattamente dove siano state girate le immagini, ma conosciamo i dati inquietanti del fenomeno: la plastica rappresenta il 95% dei rifiuti in mare aperto, sui fondali e sulle
spiagge del Mediterraneo e proviene principalmente da Turchia e Spagna, seguite da Italia, Egitto e Francia, si legge nel report 2018 di Wwf.
“Stime recenti riportano come oggi siano presenti oltre 150 milioni di tonnellate di plastica negli oceani del mondo. Senza un’efficace inversione di rotta, entro il 2025 gli oceani conterranno 1 tonnellata di plastica ogni 3 tonnellate di pesce ed entro il 2050 ci sarà, in peso, più plastica che pesce”, si legge ancora.
Il fenomeno è estero e grave. Serve l’impegno di tutti per fermarlo, per far sì che il pianeta smetta di soffrire. Come quel pesce.
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