Grazie al voto strafalcione del Pd sulle slot machine e le Regioni da penalizzare (perché hanno ostacolato il gioco d’azzardo!!!) viene alla luce il singolare metodo con cui i senatori del Pd votano gli emendamenti, tipo quello che approvato ha sollevato grande scalpore.
I senatori presenti in aula guardano verso il basso del loro schieramento in direzione dello scranno di Rita Ghedini. La senatrice per far votare a favore mostra il pollice rivolto in alto, per far votare contro fa il gesto opposto del pollice verso.
I senatori ubbidiscono, in genere perle materie più disparate non hanno certamente avuto il tempo di studiare la materia in modo adeguato, dunque si affidano all’indicazione di gruppo.
Questa indicazione è naturalmente sorretta dalle decisioni prese nelle Commissioni dove i rappresentanti del Pd hanno deciso come comportarsi.
E così il 18 dicembre, dopo che il gruppo Pd nella V Commissione aveva accettato insieme a tutta la Commissione di appoggiare l’emendamento proposto da una senatrice del Nuovo Centrodestra in appoggio a una richiesta del governo, alla Ghedini è stato fornito dai senatori Pd della V commissione bilancio il semaforo verde per l’emendamento da votare iun aula.
E così è stato, col voto di tutti senatori presenti.
Il metodo, se pure comprensibile di fronte alla gran mole di emendamenti e articoli di legge che transitano per l’aula del Senato (o della Camera, che ha analoghi problemi), appare sufficientemente singolare per non dir di peggio. Quel pollice segnaletico appartiene a una lunga tradizione che annovera il Colosseo e i gladiatori piuttosto che un luogo di democrazia. Ma così, a quanto pare, va il mondo (politico).
Leggi l'articolo originale su TPI.it