Uno sceneggiato tv su Adriano Olivetti rilancia l’ipotesi che Olivetti sia stato eliminato dagli americani. Un dato di fatto è che con la sua scomparsa nel 1960 e con quella del suo genio elettronico Mario Tchou, ideatore del computer Elea, l’Italia (e l’Europa) uscirono dal campo dominato poi dall’Ibm americana. Il terzo fatto che si può aggiungere è che un anno dopo Tchou morì in circostanze mai chiarite del tutto, in un incidente aereo, anche Enrico Mattei. E con questo fu messa fuori gioco la ricerca di un’autonomia energetica italiana, a tutto vantaggio del predominio delle Sette Sorelle (Usa). L’ipotesi dell’eliminazione di Olivetti è stata sollevata di recente anche da Carlo De Benedetti. Ciò detto un ramo della famiglia Tchou ha reagito con nervosismo all’ipotesi di un incidente stradale (un sorpasso azzardato su un dosso all’altezza di Santhià) camuffato e ha scritto queste righe:
“Sono la nipote di Mario Tchou. A proposito dell’articolo dedicato alla fiction su Adriano Olivetti: in un virgolettato il regista insinua il dubbio di un complotto che sarebbe stato all’origine della morte di Olivetti e Tchou. Capisco che una fiction televisiva debba essere resa più appetibile al pubblico, e che quindi la finzione abbia un ruolo rilevante, ma trovo che avallare delle ipotesi “fantasiose” sulle circostanze che hanno determinato la morte di mio zio sia assolutamente fuori luogo. Non c’è assolutamente nulla di misterioso sull’incidente in cui perse la vita Mario Tchou, incidente che fu causato da un sorpasso azzardato su un dosso compiuto dal suo autista (egli stesso morì). Quanto ad Adriano Olivetti mi risulta che sia morto in seguito a un infarto (provocato da qualche fantomatico agente della Cia?). Dubito che il regista – essendo nipote del suddetto – possa non essere al corrente di questi fatti. Comunque una semplice telefonata alla moglie di Mario Tchou, Elisa Montessori, o a una delle figlie avrebbe in pochi minuti disciolto tutto il pathos drammaturgico da questa vicenda. Cordialmente Lia de Stefani”.
Con tutta la cordialità queste sono semplici opinioni. L’incidente stradale non è una novità negli intrighi e nei complotti. Come si fa ad escluderlo in modo così categorico? Consiglio a chi ne sia interessato il libro di Nicoletta Orlandi Posti sulla morte dei cinque giovani anarchici di Reggio Calabria morti sull’Autostrada del Sole in un incidente stradale nel 1970. Il libro si intitola “Il sangue politico”. Sottotitolo: Storia di cinque anarchici e di un dossier scomparso. Solo per restare in tema di oscuri incidenti stradali.