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Mangia una lumaca e resta paralizzato: la tragica morte di Sam dopo 8 anni

Sam Ballard, morto a 28 anni

Uno sfida con i compagni di squadra si è trasformata in un lungo incubo per l'ex promessa del rugby australiano, che si è spenta a 28 anni

Di Massimo Ferraro
Pubblicato il 6 Nov. 2018 alle 10:01 Aggiornato il 12 Set. 2019 alle 08:28

Sam Ballard, ex promessa del rugby australiano, è morto a soli 28 anni per le conseguenze di quella infezione che 8 anni fa lo aveva costretto sulla sedia a rotelle dopo più di un anno di coma.

Una storia da incubo la sua. Un ragazzo atletico, “invincibile” per bocca degli amici, che appena 19enne, durante una festa, accetta per gioco e per sfida con i compagni di squadra di mangiarsi una lumaca.

Uno scherzo stupido, una ragazzata. Ma per Sam cambia tutto. Qualche giorno dopo accusa dolori e un malessere generale e si sottopone a un controllo.

In ospedale gli viene diagnosticata un’infezione, causata da un parassita che si trova nelle feci dei ratti e che era stato ingerito dalla lumaca.

Quel parassita, l’Angiostrongylus cantonensis conosciuto come “verme del polmone del ratto”, causa a Sam una meningoencefalite eosinofila, che lo trascina in un coma lungo 420 giorni, 14 lunghi mesi.

Al suo risveglio, la giovane promessa del rugby scopre di essere diventato tetraplegico. “È stato devastante, quella serata ha cambiato la sua vita per sempre e ha cambiato la mia vita per sempre. Ha avuto un impatto enorme”, aveva dichiarato la madre.

Dopo otto anni, il 2 novembre 2018 Sam è morto, in seguito a una complicazione legata alla sua condizione. E proprio alla madre, che gli è stata accanto tutto il tempo, ha rivolto l’ultima frase prima di spegnersi: “Ti voglio bene”.

Cos’è la meningoencefalite eosinofila

La meningite eosinofila è una patologia causata principalmente dal parassita Angiostrongylus cantonensis. Provoca nausea, vomito, cefalea, dolori addominali, rigidità della nuca.

L’infezione portata dal parassita può provocare danni al sistema nervoso centrale, che portano a stati anche gravi di incoscienza, scarsa lucidità mentale e rallentamento dei riflessi.

Le condizioni più gravi possono portare alla perdita totale dei riflessi, alla tetraparesi, all’insufficienza respiratoria e all’atrofia muscolare.

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