Susan Rice, attualmente ambasciatrice USA all’ONU, diventerà la nuova National Security Advisor di Barack Obama, cioè la Consigliere per la Sicurezza Nazionale, prendendo il posto di Tom Donilon, che lascia dopo 4 anni di servizio. Un ruolo chiave che contribuisce alle tutte le decisioni e alle strategie in chiave di sicurezza statunitense.
Susan Rice è una figura importante nel panorama politico-istituzionale americano, che lavora a stretto contattato con la Casa Bianca fin dai tempi di Clinton. Qualche mese fa era in ballo per rimpiazzare Hilary Clinton come Segretario di Stato (ora c’è John Kerry), ma poi è stata esclusa dalla corsa per via di una criticatissima dichiarazione sugli attentati a Benghazi nel settembre 2011.
I democratici danno il benvenuto alla notizia esprimendo soddisfazione: non solo una donna in una posizione strategica per i temi di sicurezza nazionale, ma anche una persona molto legata ai temi dei diritti umani, proprio in questo periodo che in USA si discute molto di Siria. I repubblicani invece hanno già lanciato i primi critici commenti, come previsto. Il Partito repubblicano ha dichiarato guerra all’ambasciatrice da molti mesi ormai — dopo che lei aveva erroneamente giudicato l’attacco all’ambasciata americana a Benghazi dove morì l’ambasciatore Stevens, definendolo un attacco spontaneo. La mossa di Obama, in questo senso, volge proprio a dare una scossa alla sua base e dare uno strappo all’opposizione repubblicana.
Al posto di Susan Rice come ambasciatrice all’Onu vedremo Samantha Power, altra donna e altra esperta di diritti umani; che ha già lavorato molto con le Nazioni Unite e in particolare con il Consiglio di Sicurezza. Entrambi gli annunci ufficiali verrano fatti in giornata dal presidente Obama, che per entrambe le cariche non dovrà passare per il voto di conferma del Congresso.
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