Tra i piattini di giallo PifPaf, distribuiti un pò ovunque per scongiurare l’affollamento di mosche dentro la stanza, Suleyman nasconde il telecomando del suo televisore satellitare, un regalo dei suoi colleghi.
Lo schermo prende vita, e se l’audio è per me incomprensibile, le immagini parlano da sole, con centinaia di persone in tutto il mondo che si affollano, ordinatamente, in piazze e strade del mondo musulmano.
Whallaiiii… – esordisce Suleyman richiamando la mia attenzione, – è il “Festival del Sacrificio”, l’Eid Al Adha!
Ecco un’altra ricorrenza religiosa, a cui sembrano tenere molto anche qui a Khartoum, nonostante siano ancora vivi i ricordi dei giorni di manifestazioni e tumulti nelle strade della capitale che hanno segnato il mese trascorso.
Centinaia,migliaia di persone, uomini e donne nei loro abiti migliori, si riuniscono, per tre giorni, in luoghi pubblici per pregare e ringraziare Dio per la grazia ad Abramo, pronto a sacrificare Ismahel, suo figlio, per il volere superiore.
Sento già Suleyman fuori dalla porta. Questa volta sarò io ad accompagnarlo per la città.
Foto di Ola Alsheikh: http://500px.com/OlaAlsheikh
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