Freddo, cinico, persino antipatico. Sebastian Vettel non è certo un pilota amato come Senna o Villeneuve, ma di certo è un vincente. Per lui parlano i numeri. Impressionanti.
Nel 2013 dieci vittorie e sette pole position in sedici Gran Premi; un solo ritiro e nessuna gara conclusa alle spalle del proprio compagno di squadra Mark Webber. Il titolo mondiale è stato vinto con ben tre Gran Premi ancora da da completare e dopo sei vittorie consecutive.
Ora i maligni sostengono che Vettel abbia il dovere, se veramente ha intenzione di entrare nell’Olimpo della Formula1, di cambiare scuderia per mettersi alla prova con altre monoposto. Se si fa un raffronto con i risultati ottenuti dal compagno di scuderia Webber la tesi di chi afferma che il merito delle vittorie del pilota tedesco siano da attribuire esclusivamente alla macchina sembra non reggere.
In realtà il talento di Heppenheim pare avere un rapporto simbiotico con la Red Bull, che ha fatto divertire e onorato una volta tagliato il traguardo del Gran Premio d’India, che gli ha regalato il quarto titolo mondiale consecutivo (Guarda il video).
Al momento insomma quello fra la Red Bull e Vettel è un matrimonio perfetto e il divorzio appare un orizzonte lontano e sconveniente. Intanto ad ottobre grazie a tre vittorie su tre Gran Premi condite da un titolo mondiale il premio di atleta dell’mese non poteva che essere suo.
2° David Ortiz, Repubblica Dominicana, Baseball
3° Simone Biles, Stati Uniti, Ginnastica