Per il Papa Francesco, come per ogni argentino che si rispetti, il calcio é una passione irrinunciabile. La sua squadra, il San Lorenzo de Almagro -fondato giustamente in onore di un prete italiano, don Lorenzo, a Buenos Aires-, é una delle considerate tra le “cinque grandi” del paese, assieme al Boca Juniors, River Plate, Independiente e Racing. L’arrivo di Bergoglio al Vaticano ha fatto addirittura sperare ai tifosi del San Lorenzo in qualche aiutino dal cielo, vista la pessima situazione che vive il club.
La dirigenza e i giocatori, hanno pure regalato una maglia al primo papa argentino, appena conosciuta la sua elezione. E durante la prima partita dopo la scelta del nuovo Papa, hanno sfoggiato un’aureola allusiva nella casacca ufficiale. Eppure, la mano che molti aspettavano non pare essere arrivata. Domenica scorsa la squadra del Papa ha perso, per l’ennesima volta, contro il Newll’s Old Boys di Rosario, la squadra dove ha mosso i suoi primi passi Lionel Messi.
Così, i rossoblu del quartiere di Boedo sprofondano sempre di più in zona retrocessione, e i tifosi chiedono una preghiera speciale da parte del Papa per evitare la serie B. Una situazione che non é per nulla una novità. Già nel 2011, l’allora presidente del club, Carlos Abdo, invitó l’arcivescovo Bergoglio a dire la messa nella sede di Buenos Aires, dove il Papa ha dedicato le sue preghiere al miglioramento della vita sportiva e societaria della sua squadra del cuore. E in occasione dei festeggiamenti per i 100 anni del club, il primo aprile del 2008, fu proprio Bergoglio a benedire le attività. In quell’intervento ricordò suo padre, Mario José, giocatore amateur del basket del San Lorenzo e ispiratore della passione che tutt’oggi lo accompagna. “Non mi sono perso nemmeno una partita dopo quel San Lorenzo campione nel 1946”, dichiarò allora.
Una squadra con una storia di glorie e tragedia. Lo stesso Bergoglio si é dichiarato a favore della “Legge per la restituzione storica”, un progetto approvato dal parlamento argentino per restituire le terre dove sorgeva lo storico stadio del San Lorezo, espropriate irregolarmente dalla dittatura militare, e che oggi sono sede di una catena multinazionale di supermercati.
Ora, ‘el Ciclón’, il ciclone come é soprannominata la squadra in Argentina -detto anche ‘el matador’ o ‘el cuervo’- vive uno dei peggiori momenti della sua storia. Con una crisi economica ed istituzionale senza precedenti -l’ex presidente Abdo ha rinunciato l’anno scorso sotto pressione dei tifosi, e al suo posto ha preso le redini un team comandato dal presentatore tv Marcelo Tinelli- e i risultati non arrivano. Migliaia di tifosi sperano in un miracolo. E probabilmente, anche lo stesso Papa.
Il video proposto é un omaggio satirico creato dall’associazione dei tifosi del San Lorenzo de Almagro, il giorno dopo dell’elezione del nuovo Papa.