Se non mi piaci, non mi piaci. E non è perché vorrei una tua opera dentro casa e non posso permettermela – ma chi se la può permettere? Neppure perché ti invidio (ecco, forse il tuo cachet). Non mi piaci perché sei una macchina da produzione, non c’è filo logico tra le tue costosissime serie di opere, e scusami se non capisco quello che vuoi dirmi con le tue bestie sotto formaldeide.
Ammetto che il tuo unico pregio, che forse ti permetterà di passare alla storia, è il tentativo riuscito di immortalare meglio di altri tutto questo nonsense artistico che ci circonda. Questo imbastire di diamanti milionari una sostanza che, andando all’osso, è morta e vuota. Per questo, chapeau!
Mostra tutto