Greta Thunberg giornata oceani
“‘Il problema dell’inquinamento della plastica negli oceani è peggiore di quanto potessimo immaginare. C’è più microplastica a mille piedi di profondità che sul Great Pacific Garbage Parch’. Non possiamo continuare così.
Greta Thunberg torna a farsi sentire proprio in occasione della Giornata Mondiale degli Oceani. La giovane attivista svedese non smette di combattere per salvare il pianeta e stavolta punta l’attenzione sul problema della plastiche che invade mari e oceani e uccide il pianeta.
La 16enne diventata simbolo della lotta al cambiamento climatico l’8 giugno ha postato sui suoi canali social una foto davvero inquietante. Nello scatto si vedono due piccole imbarcazioni che si muovono in un mare di plastica.
Le due piccole barche si muovono letteralmente nella plastica: bottiglie, borracce e rifiuti di ogni tipo sono accumulati sulla superficie e non lasciano intravedere nemmeno un centimetro di acqua.
Greta Thunberg giornata oceani | L’allarme del Wwf
La situazione nei mari e negli oceani è sempre più preoccupante. L’allarme è stato lanciato nei giorni scorsi anche dal Wwf, che ha denunciato lo stato inquietante in cui verte il mar Mediterraneo. Sono 570mila le tonnellate di plastica che ogni anno finiscono in mare.
Il problema preoccupa e non poco: l’inquinamento da plastica rischia di essere un problema ancora più grande se non si interviene. Sempre secondo il Wwf, entro il 20150 la quantità di plastica nel mar Mediterraneo è destinata a quadruplicarsi.
L’Italia, oltre ad essere il paese più esposto alle acque del Mar Mediterraneo, è anche tra i paesi che producono più plastica. È sempre Wwf a denunciare come ogni anno l’Italia riversi in natura 0,5 milioni di tonnellate di rifiuti plastici e produce 4 milioni di tonnellate di rifiuti. Numeri esorbitanti.
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