Il gallo Maurice vince la causa in tribunale: può cantare liberamente all’alba
Il giudice ha dato ragione al gallo Maurice. Che potrà continuare a cantare il suo “Chicchirichì” senza alcun problema. Il tribunale di Saint-Pierre-d’Oléron lo ha deciso con una sentenza che mette fine ad ogni tipo di polemica. In pratica è stata respinta la richiesta di un vicino di casa della proprietaria del gallo, la signora Corinne Fesseau (portata in tribunale per la causa).
“Maurice ha vinto e i vicini dovranno versare alla proprietaria mille euro di risarcimento con gli interessi”, ha raccontato Julien Papineau, il legale che ha della signora Corinne Fesseau. “Nel diritto francese occorre dimostrare una molestia e questo non è stato fatto”, ha spiegato il legale per raccontare le motivazioni di questa vittoria.
Tutto, lo ricordiamo, è iniziato dopo la denuncia dei vicini di casa di Corinne che erano stanchi del canto di Maurice ogni mattina all’alba. Secondo la coppia di agricoltori in pensione, dirimpettai della signora Corinne, era insopportabile il canto del gallo alle prime ore del mattino. Un canto incessante. Ma Corinne non aveva assolutamente voglia di portare lontano Maurice.
Così, sono stati messi in atto alcuni accorgimenti per impedire al gallo di cantare molto presto. Ad esempio, è stata inserita una pellicola nera intorno al pollaio per impedire a Maurice di cantare prima delle 8.30 del mattino. Espediente inutile. Maurice ha cantato ugualmente.
Addirittura il News York Time ha titolato “Let me sing”, lasciatemi cantare. Sono state decine le petizioni a favore del gallo Maurice, diventato ormai una vera star del web. Adesso ha vinto. Può cantare ogni mattino alle prime luci del giorno. Una vicenda analoga, e singolare, era accaduta in Svizzera. Ma tutto è finito diversamente: il gallo ha perso ed è stato condannato a stare in silenzio almeno fino alle 8 del mattino, a causa dei disturbi al vicinato.