Si concluderà domani, 10 aprile, la seconda edizione della Fiera Internazionale del Turismo al Burri Fair Ground di Khartum.
La manifestazione, alla quale hanno partecipato diplomatici e uomini d’affari come il Ministro alla Cultura e al Turismo etiope e il presidente dell’”Arab Tourism Organization”, alla presenza del Presidente sudanese Omar Hassan al Bashir, è stata anche l’occasione per rilanciare l’immagine del Paese, proprio in questi giorni sotto la luce investigativa degli osservatori internazionali per i ripetuti attacchi delle milizie paramilitari alle popolazioni del Darfur e per le nuove restrizioni agli aiuti umanitari. L’insicurezza spaventa, infatti, il turismo di massa e allontana gli investimenti.
Nell’ultimo anno i turisti sono stati poco più di 20.000, concentrati a Port Sudan e nella regione del Nilo, nel quale si è registrato un incremento delle unità abitative a loro destinate. Il “River Nile” è infatti meta privilegiata dei piccoli gruppi guidati verso aree suggestive come Bejrawia Pyramids, Nagaa e Royal Town.
Una forte attrativa risulta essere la caccia al coniglio, sempre più diffusa tra i locali e tra i turisti. Non a caso i rapporti ufficiali sembrano voler sottolineare il successo di questa disciplina, al quale si lega una forte ripresa delle attività di ristorazione e dell’edilizia, con un incremento delle strutture ricettive.
Se il turismo non decolla, per ora, i conigli ringraziano.