Emergenza rifiuti Roma Zingaretti Raggi | “Domani mattina firmerò e presenteremo questa ordinanza esercitando i poteri sostitutivi perché è ovvio che Roma non può rimanere in queste condizioni. Abbiamo fatto di tutto per evitarlo spingendo al massimo la collaborazione interistituzionale ma è evidente che occorre un segnale perché prima di tutto bisogna mettere al primo posto di interesse della città. Roma prima di tutto”, a dirlo è il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti.
“Mi domando se Raggi non provi un po’ di vergogna per la sua arroganza. Ha ridotto la città più bella del mondo in un disastro e su ogni problema fa lo scaricabarile non assumendosi mai le sue responsabilità. Sta spargendo i rifiuti di Roma in tutto il Lazio, in molte Regioni italiane e addirittura in diversi Paesi europei. Ovviamente con i soldi dei cittadini romani. Invece di chiedere scusa, accusa e straparla”. Così Nicola Zingaretti. “Domani, attivando i poteri sostitutivi con un’ordinanza, cominciamo a rimettere le cose a posto”.
Il governatore del Lazio dice che è la prima volta in sei anni di presidenza di Regione che si arriva a un “atto così estremo”.
Ma la sindaca replica. “I rifiuti a terra a Roma non sono una priorità per la Regione Lazio, siamo ancora in attesa dell’ordinanza che consente di trovare impianti dove portare la spazzatura”.
Emergenza rifiuti Roma, Raggi: “Non sappiamo dove portarli”
La sindaca ha spiegato in un video su Facebook che senza l’ordinanza del Lazio che rende disponibili alla massima capienza gli impianti del Lazio “i mezzi di Ama girano per la città raccolgono i rifiuti che riescono a portare da qualche parte ma il grosso resta a terra perché non sappiamo dove portarlo”. La situazione dell’emergenza rifiuti va avanti da “inizio giugno, quando si è rotto un impianto e un altro è andato in manutenzione.
Solo poche ore fa era arrivato il commento di Matteo Salvini. “Non siamo interessati alle polemiche ma vogliamo risolvere i problemi e tutelare la salute dei romani. Se nel Lazio, per smaltire i rifiuti della Capitale, ci sono solo tre impianti funzionanti (di cui due a scartamento ridotto) e due discariche quasi sature c’è qualcuno che – in Regione Lazio e in Campidoglio – ha dormito e non si è mosso per tempo”, ha detto il vicepremier.
“In tutta Europa e in buona parte d’Italia i rifiuti sono una ricchezza e producono calore ed energia. Perché gli amministratori di Roma e della Regione Lazio non hanno seguito questo esempio negli anni passati? In questa situazione gli unici che rischiano di fare affari sono i criminali. Come ministero dell’Interno seguiamo la vicenda con grande attenzione”, ha proseguito.
Anche il ministro dell’Ambiente Costa è intervenuto oggi sul tema: “Dieci giorni di tempo per risolvere l’emergenza rifiuti a Roma sono un tempo lunghissimo”.
“Sono riuscito a vedere sia la Raggi che Zingaretti per pianificare qualcosa che vada oltre, cioè che ognuno faccia il suo ma ci spenda anche qualcosa. L’ordinanza ha proprio questo senso, di poter dire apriamo tutti gli impianti fino al massimo delle loro capacità ma anche strutturiamo una pianificazione dei rifiuti che possono andare in questi impianti, quindi anche un business plan che consenta dall’altra parte un piano straordinario di raccolta dei rifiuti a Roma da parte dell’Ama tramite applicazioni previste dal testo unico degli enti locali”.
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