Discorso Sergio Mattarella al Quirinale: testo integrale
Al termine della seconda giornata di consultazioni dei gruppi parlamentari da parte del presidente della Repubblica al Quirinale, alle ore 20 di martedì 22 agosto Sergio Mattarella ha pronunciato il discorso relativo ai prossimi passi da affrontare per superare la crisi di governo e formare un nuovo governo per il Paese.
“Con le dimissioni presentate dal presidente Conte – che ringrazio, con i ministri, per l’opera prestata – si è aperta la crisi di governo con una dichiarata rottura polemica tra i due partiti che rappresentavano la maggioranza parlamentare.
La crisi va risolta all’insegna di decisioni chiare, e in tempi brevi. Lo richiede il ruolo che l’Italia deve avere nell’importante momento di avvio della vita delle istituzioni dell’Unione Europea per il prossimo quinquennio. Lo richiedono le incertezze, politiche ed economiche, a livello internazionale.
Non è inutile ricordare che, a fronte di queste esigenze, sono possibili solo governi che raccolgano la fiducia del Parlamento, in base a valutazioni e accordi politici dei gruppi parlamentari su un programma per governare il Paese. In mancanza di queste condizioni la strada da percorre è quella di nuove elezioni. Si tratta di una decisione da non assumere alla leggera dopo poco più di un anno di vita della Legislatura, mentre la Costituzione prevede che gli elettori vengano chiamati al voto per eleggere il Parlamento ogni cinque anni.
Ricorrere agli elettori è, tuttavia, necessario qualora il Parlamento non sia in condizione di esprimere una maggioranza di governo.
Nel corso delle consultazioni appena concluse, mi è stato comunicato da parte di alcuni partiti politici che sono state avviate iniziative per un’intesa, in Parlamento, di un nuovo governo, e mi è stata avanzata la richiesta di avere il tempo per sviluppare un nuovo confronto. Anche da parte di altre forze politiche, del resto, è stata rappresentata la possibilità di ulteriori verifiche, e ho il dovere ineludibile di non precludere le volontà maggioritaria del Parlamento, così com’è avvenuto – del resto – anche un anno addietro, per la nascita del governo che si è appena dimesso.
Al contempo, ho il dovere di richiedere nell’interesse del Paese decisioni sollecite. Svolgerò quindi nuove consultazioni che inizieranno nella giornata di martedì prossimo per trarre le conclusioni e assumere le conclusioni necessarie”.