Avevamo appena accettato l’idea del middlename confessionale di Magdi [Cristiano] Allam.
In pompa magna, giusto 5 anni fa, si era fatto cattolico, ma oggi fa un passo indietro spiegando a “Il Giornale” che la chiesa cattolica è “debole con l’islam”.
Se questo è il motivo della sua “retroversione” (si unirà alla religione guerriera di Anders Behring Breivik?) potremmo dire che siamo di fronte ai primi veri effetti positivi del nuovo pontificato.
Certo, per Magdi Allam e i suoi crociati, che amano l’Italia e anche l’Europa – che secondo loro sta per essere invasa dai musulmani – non deve essere andato giù l’exploit di Arnoud van Doorn, fidato collaboratore di uno dei più importanti campioni dell’islamofobia europea Geert Wilders.
Il 27 febbraio scorso, con un cinguettio in fusha, l’arabo classico del Corano, dichiarava – come richiesto per chi si fa musulmano (i musulmani dicono che “torna all’islam”) – che “Non c’è altro Dio che Iddio” e che “Muhammad è il suo Inviato”.
Annunciava, insomma, di essere diventato musulmano, facendo seguire un altro cinguettio (stavolta in olandese) che suona (immagino) “nuovo inizio”.
Ora si trova a Istanbul e si fa intervistare dalla tv.
Certo che il balletto delle religioni – amate o odiate o raggiunte o fugate – riserva sempre divertenti sorprese quando si coniuga con la politica.